LECCO – L’anomalia climatica che stiamo vivendo disegna un trait d’union a livello globale tra paesi geograficamente differenti, ma accomunati dalle stesse questioni relative al riscaldamento terrestre, alla percentuale di polveri sottili superiori al limite consentito e alla spasmodica ricerca di energie pulite che portino al risanamento terrestre in un clima di rispetto ambientale. Questi temi sono stati dibattuti alla XXI Conferenza mondiale sul clima, Cop21, tenutasi a Parigi poche settimane fa.

Sono questi problemi di tutti, ma siamo noi ad avere la parola. Il nostro ecosistema ne sta risentendo, le norme messe in atto a Roma e Milano e nella principali città europee, per ridurre l’impatto inquinante, incrementando l’utilizzo dei mezzi pubblici e riducendo quello delle automobili, ci dimostrano come la situazione sia preoccupante. Basterebbe guardarci intorno per rendercene conto.

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