MANDELLO DEL LARIO – Mario Modica, comandante della Polizia locale di Mandello, pensava di averle viste tutte in trent’anni di servizio. Poi ha scoperto un nuovo caso di contraffazione di una targa, anche se in effetti il termine di contraffazione è forse sbagliato vista la singolarità dell’episodio. Come scrive Stefano Cassinelli su Il Giorno, infatti il furbetto dell’anno ha montato sulla sua moto la targa al contrario sfruttando il fatto di poter trasformare i 6 in 9, la W in M e la presenza di 8 e di X che anche a testa in giù sono uguali.

“Due agenti di Mandello che erano fuori servizio – spiega Modica – hanno notato la moto parcheggiata e la targa che sembrava strana a occhi esperti. Hanno quindi verificato e hanno capito il trucco. Hanno fatto le foto per avviare le indagini. Il mezzo è risultato intestato a un lecchese e abbiamo quindi mandato l’informativa ai colleghi di Lecco che ora agiranno”.

La contraffazione è grave perchè consente a chi guida la moto di scappare e Modica spiega: “In caso di alt da parte di un agente il motociclista può scappare e chi prende la targa poi si trova con nulla in mano. Questo vale anche per l’accesso a Ztl o per comportamenti vietati dal Codice della strada. Chiaramente chi fa questo falso con la targa non ha nessuna intenzione di fermarsi all’alt perchè sa che il controllo del libretto svelerebbe il trucco”. Non sarà certo il caso del lecchese intestatario della Hm ma un trucco del genere potrebbe anche essere usato per commettere reati, senza pensare alle eventuali multe o denunce che sono arrivate al vero proprietario di quella targa.

“Ho visto targhe coperte con il nastro adesivo – spiega Modica – targhe inclinate, i 3 modificati in 8 con il nastro, il lucchetto e la catena ben posizionati per coprire i numeri e addirrittura la targa montata all’interno del parafango e l’ultimo caso la targa attaccata allo zainetto sulla schiena. Ma messa capovolta sfruttando il caso dei numeri e delle lettere non mi era davvero mai capitato”. Ora la moto del lecchese sarà sottoposta al fermo amministrativo, il proprietario sarà sanzionato e se i controlli di polizia faranno emergere sanzioni o denunce fatte contro il titolare della targa da lui simulata potrebbero scattare anche delle azioni penali. Insomma il furbetto delle due ruote rischia grosso per quella che gli doveva essere sembrata un’idea geniale.