LIERNA – “La strada esiste da 30 anni e solo ora Anas si accorge che è pericolosa?” Parte con questa domanda la provocazione dell’ex assessore provinciale Franco de Poi riguardo all’abbassamento dei limiti di velocità sulla SS36, provocazione che segue però una logica stringete.

“Questa strada c’è da trent’anni e solo adesso Anas si accorge che è pericolosa per via della conformazione stessa della strada – spiega De Poi -: o ci stanno prendendo in giro o devono spiegarci perché prima c’erano limiti come i 110. Anas non si era accorta che era pericolosa? Allora tutti gli automobilisti che hanno fatto incidenti rispettando i limiti di velocità di allora devono fare causa all’Anas per aver messo limiti che non erano adeguati alla strada”.

Come sottolinea Stefano Cassinelli sulle pagine de Il Giorno, è agli occhi di tutti che per lungo tempo Anas ha preferito mettere cartelli provvisori di pericolo ormai arrugginiti (vedasi il pericolo allagamento all’uscita del Barro o ai distributori di Mandello) piuttosto che sistemare il fondo della strada. È quindi lecito chiedersi se i nuovi limiti di velocità siano legati all’effettiva pericolosità della superstrada “per la sua morfologia” come sostiene Anas o se invece il pericolo sta nelle condizioni di manutenzione.

Difficilmente si avrà una risposta, certo è che se la strada fosse pericolosa di per sé e i limiti fino a ieri sovrastimati, l’ipotesi della class action potrebbe interessare numerosi avvocati.