COLICO – Conclusi venerdì sera con l’annuale scambio di auguri del Cai di Colico i festeggiamenti per il 25esimo del Rifugio Scoggione, iniziati il 25 agosto.

La sezione colichese del Club Alpino Italiano vede la sua nascita nel lontano 1985 ma è nell’estate del 1990 che si prende carico di costruire il rifugio nell’Alpe Scoggione. Per ricordare questo grande evento, durante la serata, è stata mostrata una selezione di vecchi filmati in VHS e foto d’epoca a prova del lavoro svolto oltre che ricordi più recenti delle belle giornate passate in Alpe. Tutto ebbe inizio nel giugno 1991 per poi concludersi con l’inaugurazione del 1994.

Quello che poi verrà rinominato Rifugio Scoggione si trova a 1.575 metri e sorge su quella che una volta era la vecchia stalla dell’Alpe, di proprietà del Comune di Colico ma da allora sotto la responsabilità del Cai. Il tutto è stato realizzato solo e unicamente da volontari, uomini e donne, che con l’aiuto delle ditte del paese, che hanno messo a disposizione i materiali per la costruzione e addirittura anche un elicottero. In poco tempo hanno trasformato qualche pietra in un bellissimo e moderno rifugio su due piani.

Dal filmato traspare tutta la passione, il sudore e gli sforzi che ognuno di loro ha messo nella realizzazione ma è anche una storia di amicizia e divertimento, amore per la montagna e impegno nel preservarla passando per pranzi in compagnia, buon vino e ottima musica. I rifugio rimane un punto di riferimento a chiunque si appresta a scalate il Legnone, aperto da metà giugno sino a metà settembre durante il weekend, oltre all’apertura giornaliera delle settimane di agosto periodo dell’annuale festa e, ormai da qualche tempo, anche della gara “Vertical Scoggione”.

Il gruppo di soci si prodiga a mantenere in ordine la struttura, oltre ad organizzare le innumerevoli attività che riempiono in calendario, anche del 2020. “Quando si va su nessuno rimane con le mani in mano – spiega Valerio Masa, presidente della sezione – tutti devono contribuire a sistemare. Si trova sempre qualche lavoro da fare”. Infatti nel 2006 è stato costruito un grandissimo barbecue esterno anche per rispondere al numero sempre crescente di persone che giungono in Alpe.

La banda di Villatico ha allietato tutti durante le pause, e son stati omaggiati con un dono per ringraziarli della collaborazione durante gli anni. Il gruppo di musicisti ha concluso la serata sulle note della famosissima “Amici Miei”, racchiudendo così in una canzone lo spirito che lega i ben 600 iscritti di questa sezione, prima di scambiarsi gli annuali saluti e brindare all’anno nuovo.

Le attività del club sono molteplici e il calendario del 2020 è già fitto di eventi. Ciaspolate e sci alpinismo, gite e cene sociali, arrampicate, alpinismo oltre al trekking e giornate settimanali per il gruppo “argento vivo”, realtà questa di soci non più giovani che tutte le settimane si ritrovano per fare passeggiate in compagnia. Inoltre in sede Cai c’è l’attrezzata sala boulder che permette di allenarsi per l’arrampicata durante tutto l’anno. L’alpinismo giovanile presenterà invece le sue attività il 19 gennaio.

Michela Riva