COLICO – Le numerose colonie feline censite ufficialmente a Colico e probabilmente sottostimate sono oltre 70. Enzo Venini della lista Cambiamento, in una lettera inviata alla sindaca Gilardi, al vicesindaco Ielardi ed al capogruppo di maggioranza Bonetti, stigmatizza l’importanza della messa a disposizione di apposito locale che potrebbe godere anche della disponibilità economica di ATS e della regione Lombardia.

Aprire un ambulatorio veterinario ATS, mettendo a disposizione un locale significherebbe costituire un presidio per la sterilizzazione e di grande utilità per la prevenzione anche di malattie diffusive zoonotiche trasmesse dai gatti nonché per consentire il riconoscimento delle colonie attraverso identificazione con microchip ora obbligatoria per legge. L’ambulatorio agevolerebbe i cittadini ora costretti a recarsi al disagevole e lontano Ambulatorio di Introbio. Tra le attività dell’ambulatorio rientra il controllo delle colonie feline, la visita e l’intervento chirurgico dei singoli gatti anche portati dai cittadini all’ambulatorio, nonché l’ eventuale trattamento con antiparassitari, il controllo di malattie evidenti quali la rogna dei gatti, e l’eventuale valutazione di FELV (Leucemia felina a trasmissione virale), di FIV (l’AIDS Felino a trasmissione sessuale) che pur non essendo trasmissibili all’uomo, debilitando il sistema immunitario del gatto lo rendono facile portatore di malattie trasmissibili (Toxocara cati, Toxoplasma gondii, infezioni fungine…) verso bambini ma anche verso adulti.

Va tenuto in considerazione l’utilità della prevenzione anche rispetto al gran numero di turisti che sempre più frequentano il nostro paese, senza attendere che si verifichino situazioni d’emergenza per intervenire. L’aumento della popolazione residente e dei turisti suggerisce che il controllo della quantità di animali liberi (sterilizzazione) sia di particolare importanza per la salute dei gatti e delle persone ma, se vogliamo, anche per il decoro: un numero elevato di gatti aumenta sporco ed urina ed il cibo che viene loro somministrato dai cittadini può costituire un ulteriore problema sotto diversi aspetti. Il problema si pone non solo in relazione alla possibile trasmissione di malattie, infatti il contenimento numerico e la salute delle colonie feline previene i comportamenti dolosi (pericolosi per le persone e per l’ambiente) da parte di cittadini che affrontano il numero dei gatti e le loro malattie con l’avvelenamento diffuso utilizzando sostanze anche estremamente pericolose (non solo Varfarin e Dicumarolo ma anche Stricnina!) sia per bambini, cittadini, animali domestici e selvatici sia per l’inquinamento di terreno e corsi d’acqua. Situazioni che al loro verificarsi richiedono compiti ed oneri specifici del sindaco.

Queste considerazioni ovviamente non fanno che rafforzare l’urgenza e l’opportunità di un’attenzione alle problematiche di carattere Igienico Sanitario derivanti dalla convivenza uomo-animale che è anche un obbligo di Legge in capo al Comune ed al Sindaco sia per quanto riguarda la tutela delle colonie feline e la loro salute, sia per quanto riguarda la tutela della salute dei cittadini ( legge Regionale 33/2009 art 107 comma 9; Reg. Regionale n 2 del 13-4-2017, art 107).

Alla luce di quanto desunto dalle norme vigenti penso si possa ritenete che una fattiva collaborazione con ATS possa agevolare la risoluzione di problematiche, o addirittura prevenirle, considerando anche il crescente impatto mediatico degli argomenti di cui sono oggetto. Risulta allo scrivente che il Direttore del Servizio di Igiene urbana e veterinaria dell’ATS Brianza abbia già richiesto con propria nota il 17 luglio 2018 la disponibilità di locali comunali per l’attività di sterilizzazione dei gatti a vita libera al fine del contenimento demografico ed igienico sanitario. Il locale necessiterebbe di luce ed acqua calda con la presenza di un lavandino, la possibilità di riscaldarlo, di un bagno e di porta con serratura. Credo che l’ATS possa anche valutare ulteriori piccoli interventi a carico proprio oltre agli arredi. L’importante è che vi sia un segnale di attenzione e di disponibilità concreta dell’Amministrazione Comunale di Colico che ho colto nel confronto informale a seguito della Conferenza Capigruppo del 18 dicembre 2019.

Altra attività dell’ambulatorio è il controllo sugli animali mordaci che necessitano, ad esempio, di verifiche periodiche (osservazione per la rabbia prevista dal Regolamento di Polizia Veterinaria DPR 320/54) e per le verifiche relative alla tutela dell’ incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. Potrebbe essere anche un presidio per attività educativa verso la popolazione sulle modalità di rapportarsi agli animali liberi per evitare trasmissione di infezioni e malattie nonché per la realizzazione di campagne informative peraltro previste dalla Norma.

Sono certo che non verrà meno l’attenzione visti i molti motivi che ci spingono a cogliere l’opportunità per l’amministrazione e per i cittadini, con la disponibilità dell’ATS Brianza. Riprendere il dialogo con ATS sarebbe alquanto utile.

Enzo Venini
Lista civica Cambiamento