BELLANO – Condannato a un anno e 8 mesi, con interdizione dei pubblici uffici, il 40enne ucraino E. V., che l’11 maggio 2024 aveva palpeggiato una cassiera in un negozio di Bellano. Nel primo pomeriggio il collegio presieduto dal giudice Bianca Maria Bianca Bianchi ha condannato l’uomo che all’epoca dei fatti svolgeva l’attività di giardiniere in centro e alto lago.
Nell’udienza odierna sono stati sentiti cinque testimoni, che in aula hanno confermato l’episodio: secondo quanto ricostruito dai carabinieri della locale stazione e della vittima 35enne residente in zona – l’11 maggio 2024 l’ucraino, residenti da anni in Italia, probabilmente sotto gli effetti dell’alcool, è entrato nel negozio e tra gli scaffali avrebbe palpeggiato una delle commesse presenti. La vittima si sarebbe sottratta, chiedendo aiuto e poi sporgendo denuncia ai carabinieri delle locale stazione. Il 40enne è finito a processo con la pesante accusa di violenza sessuale. Nell’udienza dello scorso aprile l’imputato – difeso d’ufficio dall’avvocato Luigi Tancredi – ha respinto le accuse. Diversa la versione della vittima e dei testi. Oggi, al termine della discussione il PM Chiara Di Francesco ha chiesto la condanna di E. V. a 8 mesi di reclusione, mentre il difensore ha evidenziato che non è stata raggiunta la prova sulla presunta violenza sessuale.
Dopo una breve camera di consiglio il collegio giudicante, presieduto da Bianca Maria Bianchi, a latere Giulia Barazzetta e Martina Beggio, ha condannato a un anno e 8 mesi il 40enne ucraino, con interdizione dai pubblici ufficiali. Motivazioni entro 90 giorni.
