ESINO LARIO – È con una lettera spedita a Lario News che Renato Ongania (foto a destra) riflette sul legame che lega il nostro territorio, Esino Lario in particolare, la politica locale e regionale e la nota enciclopedia online Wikipedia, entrata d’impeto nella cronaca giornaliera dopo il servizio di Report sul “lato oscuro” del sito.

Gentile Direttore,

Chiedo la cortesia di pubblicare una serie di mie considerazioni ‘a caldo’ sul fenomeno Wikipedia a seguito della trasmissione Report andata in onda lo scorso 16 gennaio ’23 sulla Rai.

In passato mi sono occupato dell’eticità delle Comunicazione Pubblica e trovo necessario tornare su questo tema per suggerire una postura ai politici candidati alle prossime elezioni regionali, un atteggiamento all’altezza delle aspettative che vengono riposte nella ‘delega’ implicita nel sistema democratico.

La pertinenza con LarioNews, avrò modo di precisare nella mia lettera, è relativa a Wikimania 2016, un evento che ha generato molto interesse perché promosso come miracolo della micro-comunità di Esino Lario, piccolo comune montano del lecchese, che invero ha la fortuna di rientrare nel perimetro informativo del Suo giornale.

“L’inchiesta di Report relativa a Wikipedia faccia riflettere gli amministratori locali che hanno sostenuto l’immagine dell’enciclopedia online con fondi pubblici”.

Sigfrido Ranucci nella puntata di Report (RAI) ha svelato ‘il marcio’ dietro al ‘progetto Wikipedia’, una realtà inimmaginabile; Ranucci, con l’aiuto di molti validi collaboratori, ha messo luce sui fondi del colosso statunitense che da qualche mese sono stati depositati nel Delaware ‘in pancia’ ad una società profit, o anche ‘in pancia’ ad un’altra fondazione no-profit, apparentemente autonoma rispetto alla fondazione che gestisce l’enciclopedia. Perché questi giri di soldi? È tutto regolare? I dubbi sono legittimi e occorre far chiarezza per la tutela stessa del progetto Wikipedia. L’imbarazzo mostrato dal presidente dell’associazione italiana che fa riferimento a Wikimedia è la cifra di disagio che tutti dovremmo provare di fronte a quanto è emerso.

Se da una parte vi è una indubbia fascinazione per la partecipazione collaborativa gratuita di coloro che aderiscono al progetto Wikipedia, di cui mi dichiaro vittima io stesso, unitamente ai vantaggi che offre Internet e l’intertestualità o financo alla promossa gratuità della ‘conoscenza’, o anche la licenza Creative Commons, dall’altra parte vi è una profonda amarezza per la mancanza di trasparenza che mina la serietà del progetto nel suo complesso. Report ha diretto la propria indagine sulla gestione di centinaia di milioni di euro raccolti in tutto il mondo dagli utenti con le famose micro-donazioni di 2, 5, 10 euro. Fondi accumulati dal 15 gennaio 2001 – data di fondazione del progetto – e destinati a fare sopravvivere la piattaforma in maniera autonoma che tuttavia appaiono sproporzionati rispetto alle esigenze concrete di mantenimento e tutela.

La Wikipedia nostrana, per ricondurre il ragionamento alla nostra realtà locale, è stata rappresentata nel suo evento clou da coloro che al pari di un’impresa famigliare, organizzarono Wikimania 2016 a Esino Lario:
• Comitato Wikimania Esino Lario 2016;
• Associazione Amici del Museo delle Grigne Onlus;
• Ecomuseo delle Grigne.

L’evento, promosso a livello internazionale, è stato sostenuto da una serie di soggetti privati e pubblici tra, cui a vario titolo:
Regione Lombardia, Provincia di Lecco, Comunità Montana della Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera, Parco Regionale della Grigna Settentrionale e Comune di Esino Lario.

Tutto questo ‘cooperare’ in nome della ‘conoscenza libera’ subisce un ridimensionamento, necessita una nuova contestualizzazione, una nuova narrativa. A fronte dell’imbarazzo mostrato da Wikimedia Italia nel rispondere alle domande di Report, imbarazzo da cui non si può più scappare. Oggi dobbiamo fare una rettifica rispetto allo sfoggio di magnificenza profuso da alcuni protagonismi in seno alla piccola comunità di Esino Lario, e anche dovremmo riconsiderare la benevolenza un tempo accordata in buona fede ai grandi investitori partner (su tutti il colosso delle telecomunicazioni Eolo spa), contestualizzare il tornaconto del privato nella cooperazione con il pubblico, capire a fondo e approfondire eventuali tentativi di greenwashing in essere che hanno trovato terreno fertile e sono germinati portando anche il peggio (cfr “AAA Vendesi Esino Lario”) o casi limite associati all’etichetta della “sostenibilità”, come quello del sindaco di Cerignale finito sotto indagine dalla Procura.

Quella conoscenza non era solo conoscenza e quella liberalità non era così libera: grazie a Report viene ridimensionata la serietà del progetto Wikipedia nel suo complesso. Grazie a Report, oggi, si dovrebbe ragionare sull’opportunità di Comuni, Scuole ed altre Istituzioni, se continuare a fiancheggiare il progetto con fondi pubblici oppure sottoporre tale determinazione a un processo di revisione.

Ricordiamoci l’organizzazione di Wikimania a Esino Lario nel 2016 – definito e considerato come un ‘congresso culturale’ -, vale a dire l’evento annuale internazionale che riunisce i fan di Wikipedia, finanziato in parte dalla Fondazione di San Francisco (100.000 dollari), fondazione oggetto delle investigazioni di Report, ha goduto anche di denari pubblici, nostri denari.

Ricordiamoci che “Wikimania 2016” (https://wikimania2016.wikimedia.org/wiki/Main_Page) è stato un evento elogiato in più occasioni per il ‘miracolo’, la ‘favola’ di un piccolo borgo che riesce ad attrarre un evento internazionale… Ci si dovrebbe chiedere se quell’investimento di denari pubblici fosse, sotto molti punti di vista, un azzardo. Ancora oggi quando si giunge a Esino Lario salendo da Perledo lo sguardo incrocia un cartello stradale informativo che ricorda quell’avventura della comunità di Esino Lario.

Dopo la trasmissione di Ranucci, dovrebbero sorgere dubbi sull’opportunità di insistere nell’abbinare al Comune di Esino Lario una ‘cosa’ come Wikipedia.

Nessuno avrà il coraggio di rimuovere il cartello, e molto probabilmente si difenderà quell’evento come un successo della Comunità. Sarebbe tutto legittimo ancorché è pensiero comune che si debba ricercare un’attrattività turistica a tutti i costi per essere nel giusto. Forse, invece, alcuni apprezzano una aggiunta di riflessione rispetto alla fenomenologia legata a Wikipedia, declinata al piccolo mondo di Regione Lombardia.

L’attrattività di un piccolo territorio come Esino Lario è correlata al benessere dei suoi abitanti? Cui prodest? Non è forse il momento per riflettere su un cambiamento di paradigma legato allo sviluppo della Montagna? In campagna elettorale non si sentono voci fuori dal coro, lo sviluppo dei territori viene correlato al turismo… Forse le leve per uno sviluppo organico delle comunità (non dei territori) sono più complesse e poggiano, in misura non secondaria, sul settore primario dell’economia.

Report ha iniziato a fare chiarezza su un aspetto spesso non conosciuto di Wikipedia, l’affidabilità delle voci e la possibilità di forzare i contenuti… Da molto tempo nelle università italiane Wikipedia è vietata perché non ha una caratura accademica, in sostanza non è affidabile, ma chi lo spiega ai politici locali? Vige un analfabetismo funzionale sotto vari ambiti, tra cui la professione del politico: se c’è qualcosa da cavalcare, i politici, tendenzialmente, in questi ‘tempi poveri’, la cavalcano… Figuriamoci in campagna elettorale!! E fanno danni. Ma i portatori di interessi restiamo noi cittadini, ricordiamoglielo, i politici devono rendere conto alla cittadinanza delle scelte che compiono.

E ancora, le istituzioni dovrebbe continuare a sostenere una ‘enciclopedia’ che manca di trasparenza? Perché non richiedere una certificazione esterna dei bilanci della Wikimedia Foundation internazionale prima di esporre l’immagine delle istituzioni italiane a simili posizionamenti? Si dovrebbe ragionare sull’eticità della comunicazione pubblica (istituzionale) caso per caso, progetto per progetto: il quesito è complesso e molto tecnico, ma irrinunciabile. Investe l’intero territorio nazionale. Semplificando, chi garantisce l’eticità di una sponsorizzazione del pubblico di un progetto della Wikipedia italiana che, indirettamente, va a nutrire l’immagine di Wikipedia internazionale?

L’immagine delle istituzioni è un asset intangibile della nostra Repubblica, vi è questa consapevolezza nei candidati alle elezioni regionali del 2023? Un’immagine propriamente etica delle istituzioni è anche una leva per una migliore fiscalità: quando l’istituzione comunica la verità genera una maggiore propensione a pagare le tasse, mando il Pubblico mente, riduce la voglia a pagare il proprio debito nei confronti del Fisco. Di qui il ragionamento, perché compromettere un asset così importante e associare il pubblico (che è trasparente) a una cosa come Wikipedia che da quanto esposto presenta dei dubbi rispetto alla gestione dei propri fondi?

Ma ancora, per il fisco a stelle e strisce, che necessità ha avuto la Wikimedia Foundation di spostare i capitali derivati dal no-profit in un paradiso fiscale? E quale necessità c’è di accumulare centinaia di milioni di euro per sostenere un progetto no-profit? E gli stipendi ai manager della no-profit, quanto sono equi rispetto agli stipendi elargiti nel mondo profit? Se la fondazione che dirige il progetto Wikipedia fosse una no-profit italiana probabilmente si attiverebbero dei dispositivi di legge per garantire la trasparenza dei fondi, ma così è tutto difficile perché si esce dalla competenza dello Stato Italiano.

Report, forse, ha aperto gli occhi a tanti che hanno glorificato Wikipedia presso Regione Lombardia e altre istituzioni. Oggi possiamo ipotizzare che i finanziamenti pubblici a quel progetto concepito a Esino Lario, che sembrava una favola, siano stati un vero e proprio azzardo istituzionale.

La narrazione, grazie a Report, oggi può essere meno superficiale, meno banale. Quel turismo congressuale che Wikimania 2016 avrebbe dovuto attrarre negli anni a seguire non si è mai realizzato… Nonostante i fondi pubblici spesi. E si spiega anche perché Jimmy Wales – fondatore di Wikipedia con un passato imprenditoriale nel mondo dell’editoria digitale porno (come svelato da Report) – venne ospitato in un hotel 4 stelle a Varenna, mentre per le stesse notti i wikipediani (parola gergale per indicare coloro che ‘scrivono’ le voci di Wikipedia) avevano un ‘low profile’, ed erano persino entusiasti di una sistemazione alla buona nelle case di privati di Esino Lario, amorevolmente messe a disposizione.

Appunto, come in una fiaba dove prevale il senso di Comunità, si è esaltato il valore dell’ospitalità della Gente di Montagna. Un’altra verità è che i wikipediani accorsi, salvo singole eccezioni, non erano degli ‘esperti informatici’, ma degli hobbisti: persone che nel tempo libero si dedicano a modificare e migliorare le voci di Wikipedia, nulla di più. E allora perché si è mosso addirittura il presidente di Regione Lombardia di allora (Roberto Maroni) per celebrare Wikipedia nel 2016? Quis proderat? [nda: A chi ha giovato?]

Sarebbe interessante chiedere a quei sindaci locali che hanno sottoscritto un accordo di programma con Regione Lombardia sullo sviluppo post-Wikimania 2016, se oggi, alla luce delle informazioni veicolate da Report, scommetterebbero ancora con le nostre fiches sulla cosa chiamata ‘Wikipedia’ e su un evento che ha messo sul palco un imprenditore (fondatore di Wikipedia) che ha investito i profitti di una sito porno per promuovere l’enciclopedia online, accanto al presidente di un’istituzione fondamentale come Regione Lombardia: chi ha valutato l’eticità della comunicazione pubblica di Regione Lombardia?

Renato Ongania

 

 

 

 

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