DERVIO – Venerdì sera, verso le 23, l’intera frazione di Corenno è rimasta al buio sia come illuminazione pubblica sia privata.
I cittadini hanno chiamato Enel e, in seconda battuta, gli amministratori. “Io e il vice sindaco – racconta il primo cittadino Stefano Cassinelli – siamo andati poco prima di mezzanotte a Corenno e dopo svariati tentativi siamo riusciti ad avere informazioni da uno dei numeri verdi di Enel, informazioni purtroppo completamente errate visto che prevedevano la riparazione entro mezzanotte e mezza”.
“Ben comprendendo le difficoltà tecniche che può comportare una rottura su una linea elettrica (sono caduti degli alberi), non è invece tollerabile – prosegue il sindaco – l’assoluta mancanza di informazione a un’intera frazione priva di illuminazione. Chiamare il numero verde è un’odissea in cui prima di occuparsi dei guasti cercano di venderti un contratto, poi l’operatrice del numero 803500, che il sito Enel indica per guasti, si rifiuta di dare il proprio numero di matricola e quindi è impossibile sapere con chi si parla e non dà informazioni sul guasto a meno che non si fornisca un numero di contatore. Diventa surreale dover far capire a un operatore che il sindaco e il vice sindaco sono in mezzo a una piazza buia e cercano di dare risposte ai cittadini ma essendo in una piazza non hanno un contatore su cui leggere un numero”.
La corrente è tornata dopo oltre 13 ore in cui il black out oltre che elettrico è stato di comunicazione ai cittadini. “Assurdo che Enel e affini trovino il nostro numero di telefono per venderci qualunque cosa – aggiungono i amministratori – ma che nel momento del bisogno sia impossibile avere una minima informazione, quando c’è da pagare la bolletta sono sempre in grado di raggiungerci ma per fornire un servizio ai cittadini la disponibilità sparisce. Come amministrazione pubblica ci scusiamo per i cittadini che hanno dovuto subire questo ennesimo disservizio: Enel solo dopo 13 ore è riuscita a far portare e collegare un generatore per ridare luce a un paese”.