I dipendenti del Comune di Dervio se ne stanno andando uno dopo l’altro: è questa l’amara realtà di tre anni e mezzo dell’amministrazione Cassinelli. Dall’insediamento della nuova Giunta hanno chiesto il trasferimento diversi dipendenti “storici” che lavoravano in Comune, in qualche caso, anche da decenni. Ma la cosa che fa più pensare è che hanno rinunciato a un posto fisso a tempo indeterminato anche alcuni dei dipendenti che proprio l’attuale Amministrazione aveva assunto per sostituire quelli che se ne erano appena andati.

In poco più di tre anni hanno lasciato il Comune di Dervio la bibliotecaria, l’assistente sociale (già sostituita tre volte), un agente di polizia locale, il segretario (sostituito solo dopo due anni), la responsabile della ragioneria e un’altra funzionaria dell’ufficio. Un capitolo a parte lo merita l’ufficio tecnico: oltre ai due operai (non più sostituiti) se ne sono andati i due tecnici che gestivano l’ufficio da alcuni anni, ma anche altri tre assunti successivamente dalla nuova Giunta per sostituirli. E la responsabilità dell’ufficio è da tempo in carico direttamente a un membro della Giunta.

In totale, sono 13 i dipendenti che hanno lasciato il Comune: se due di questi, vista la situazione, hanno deciso di cogliere al volo la possibilità del pensionamento, negli altri undici casi si è trattato di rinunce o dimissioni volontarie o di richieste di trasferimento, a volte nate in seguito a divergenze con l’amministrazione, che in qualche caso sono anche emerse pubblicamente, ma che comunque in un piccolo paese difficilmente rimangono un segreto chiuso tra le mura comunali, nonostante l’impegno dell’amministrazione nel non far trapelare informazioni sull’argomento. Se su un organico di una quindicina di dipendenti si verificano ben 13 defezioni in tre anni, forse qualche domandina bisogna iniziare a porsela, ed è quello che fanno sempre più spesso i cittadini, disorientati dal fatto di non trovare più negli uffici i punti di riferimento che avevano avuto per tanti anni.

La professionalità e la competenza dei dipendenti che se ne sono andati non è in discussione, e lo dimostra il fatto che altri Comuni più avveduti non si siano lasciati scappare l’occasione per assumere chi ha lasciato il nostro Comune: come ha fatto ad esempio con lungimiranza Bellano, dove ora lavorano tre dei dipendenti che se ne sono andati da Dervio, che stanno già dando il loro contributo sui grandi progetti di sviluppo di quel Comune.

A Dervio invece tante delle mansioni dei dipendenti che se ne vanno vengono prese in carico direttamente dagli amministratori comunali, con tutti gli interrogativi del caso sul fatto che sia funzioni politiche che amministrative (a volte anche di controllo) siano ora in capo alle stesse persone.

L’esodo di così tanti dipendenti alimenta le voci sul fatto che nel Comune di Dervio ci sia qualcosa che non va, come abbiamo sottolineato molte volte. Non lo dice più però solo la minoranza, ma hanno cercato di dirlo all’amministrazione anche diversi dipendenti, fino alle estreme conseguenze: preso atto che ripetutamente non venivano ascoltati hanno deciso di andarsene. E i malumori, a quanto si sente dire in giro, riguarderebbero pure altri dipendenti, ultimamente anche per contrasti col nuovo segretario comunale da poco assunto dalla Giunta (lo stesso che ha predisposto i famigerati regolamenti dei 1000 divieti) che pare abbia un metodo molto particolare di rapportarsi col personale.

Anche in questa vicenda emerge così ancora una volta lo “stile” dell’attuale amministrazione, che si sta lasciando sfuggire i collaboratori migliori per poi faticare a trovare dei sostituiti, impoverendo la struttura comunale e creando problemi che si ripercuotono sui servizi offerti ai cittadini.

Gruppo consiliare “Insieme per Dervio”