LARIO ORIENTALE – Con bandiere tricolore alle finestre e dirette streaming i paesi del Lario hanno celebrato il 75° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, senza pubblico per rispettare le norme di contenimento della pandemia. 

Questa mattina i sindaci, i rappresentanti locali dei corpi di polizia e militari e le testimonianze dell’Anpi hanno portato il tributo delle cittadinanze ai monumenti più significativi.

> Nel capoluogo

COLICO

Oggi 25 Aprile 2020 ricordiamo la Liberazione del nostro Paese, dal buio della storia.
75 anni fa, giovani e anziani, uomini e donne, civili e militari, alleati e partigiani, con fatica, dolore e con la loro stessa vita hanno riconquistato la libertà.
Ora noi dobbiamo onorarne la memoria e raccoglierne il testimone per non vanificare il loro sacrificio.
Oggi è nostro dovere rinnovare più che mai l’impegno diretto a stare uniti, vicini, solidali, ad essere responsabili e rispettosi delle regole. Perché solo se ciascuno fa la propria parte, garantiremo la ripartenza della nostra Comunità.

Il Sindaco Monica Gilardi

 

BELLANO

Da quest’anno, noi, che non abbiamo vissuto l’orrore della guerra e l’ingiustizia dei regimi totalitari, riusciremo a comprendere più a fondo cosa abbia voluto dire, per i nostri nonni, vivere gli anni di sottomissione e di guerra che hanno segnato il nostro Paese.

Diceva Calamandrei: “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”.

Cerimonia a San Grato

A 75 anni di distanza da quell’epoca di rinascita abbiamo dovuto limitare le nostre libertà. Lo abbiamo certo fatto nella protezione delle nostre mura, non sotto i bombardamenti. Abbiamo dovuto sottostare al divieto di passeggiare non certo al divieto di libera espressione delle nostre idee.

Oggi, come allora, abbiamo perso alcuni dei nostri affetti più cari. La sofferenza è stata e continua ad essere molta. Ma ne usciremo, e oggi, come allora rinasceremo.

proprio quest’anno, proprio ora, possiamo apprendere appieno i valori massimi di Libertà, Unità, Resistenza, Pace, Nazione. I valori del 25 Aprile, che sono i pilastri del nostro vivere.

Buon 25 Aprile cari Bellanesi!

Il Sindaco Antonio Rusconi

DERVIO

Un 25 aprile singolare per la situazione che il mondo sta vivendo ma non per questo meno importante per il Paese. Anzi la mancanza di libertà che stiamo provando rinchiusi nelle case è occasione di riflessione per tutti su quanto la Libertà è un valore assoluto da difendere e su quanto la Libertà donataci da chi ha lottato contro il nazifascismo sia un valore da trasmettere alle future generazioni. La mia scelta per questa occasione, che assai spesso è occasione di polemica politica, è quella di affidare alle parole dello storico Alessandro Barbero una analisi su che cosa è stata la Resistenza.

L’Amministrazione comunale ha deposto, a nome della popolazione, una corona al monumento ai Caduti di Dervio e una al cimitero di Dervio. Per evitare qualunque polemica la scelta di non deporre a Corenno, condivisa con Anpi, è di ordine specifico visto che ne al monumento ne al cimitero vi sono targhe intitolate a partigiani.

Una Polemica mi permetto invece di farla: si è provveduto a pulire il giardino del monumento di Caduti di fronte al municipio e sono stati raccolti centinaia di mozziconi. Pochi mesi fa abbiamo messo proprio lì un posacenere, ai maleducati ignoranti che buttano i mozziconi a terra chiedo, visto che non rispettano l’ambiente, di avere almeno il rispetto per chi ha dato la vita per la Patria. VIVA L’ITALIA

Il Sindaco Stefano Cassinelli

 

DORIO

 

VARENNA

Varenna ricorda la Liberazione dal nazifascismo in una cerimonia privata ma molto sentita. La commemorazione si è svolta con la conllaborazione del gruppo di Protezione Civile e la sezione Alpini di Varenna presso la Montagnetta di Fiumelatte. Lì, nella mattina dell’8 gennaio 1945, sei partigiani, mentre venivano tradotti alla questura di Como, furono fucilati proditoriamente dagli uomini della locale Brigata Nera.

I partigiani fucilati, tutti appartenenti alla 55° Brigata Garibaldi “F.lli Rosselli” erano Bonacina Carlo nato a Lecco il 15 agosto 1921, Inverni Ambrogio nato a Bellano il 14 dicembre 1914, Maggi Giuseppe nato a Lecco il 2 aprile 1924, Panzeri Virginio nato a Lecco il 1 gennaio 1924, Pasut Domenico nato a Mandello Lario il 10 ottobre 1922, Rusconi Carlo nato a Vendrogno, il 12 novembre 1920.

Nel discorso del sindaco Mauro Manzoni si è ricordato il sacrificio di tanti per la libertà di tutti, un sacrificio che si rinnova nei gesti di altruismo e di dedizione di tanti uomini e donne ancora oggi.