LECCO – Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell’esponente della Lega Flavio Nogara (già segretario provinciale del Carroccio) che pone una serie di dubbi a proposito dello spostamento da Bellano dell’automedica e – pur non citandoli – replica così ai consiglieri regionali Mauro Piazza e Antonello Formenti che solo ieri davano “fiducia al progetto di riorganizzazione di Areu condiviso dai sindaci del territorio”.

Insomma, una spaccatura bella e buona nel centro destra e nella stessa Lega – su un tema di scottante attualità.

Ecco la nota di Nogara:

Dare fiducia al progetto di riorganizzazione di AREU? Restano molti dubbi! Innanzitutto a me risulta che spostare l’automedica di Bellano non sia stata una decisione presa con i sindaci, ma agli stessi sia stato imposto. Quindi ognuno si prenda le proprie di responsabilità…

Quali sono le preoccupazioni? Basti pensare che abbiamo una sola automedica che va a coprire un territorio ampissimo da Morbegno, a Gravedona, alla Valchiavenna, all’altolago fino a Lierna, Valsassina e Valvarrone, fino a Premana comprese. Allora diciamocelo una volta per tutte: se l’automedica serve, con un territorio da coprire talmente esteso non ne basta una, e ci credo che vogliono spostarla a Colico, basta guardare dove la fanno arrivare…se al contrario non serve, allora eliminiamola, ma io non credo possa essere in toto sostituita da autoinfiermeristiche, perché in provincia di Lecco abbiamo degli infermieri eccellenti e spettacolari, ma certe operazioni non possono farle semplicemente perché non sono medici, fanno dei corsi eccellenti, ma non esistono specializzazioni che li abilitano a fare tutto ciò che possono fare i medici, potremmo auspicarlo magari per il futuro, ma oggi non è così…

Se consideriamo che l’intervento di emergenza urgenza dev’essere garantito in 20 minuti in aree extraurbane come non essere molto perplessi, anche perché se da una parte rassicura il servizio integrato con l’elisoccorso, dall’altra sappiamo bene che non in tutte le condizioni atmosferiche l’elicottero può volare e/o atterrare, inoltre pur veloce che possa essere l’elicottero, la gran parte delle volte dev’essere raggiunto da un altro mezzo per caricare e trasportare il personale medico e infermieristico presente, o ci si può affidare al passaggio di un passante? Ora l’elicottero del soccorso potrà verricellare l’equipe sanitaria e tecnica su siti noti e censiti, importante soprattutto per il soccorso alpino e in parete, ma i siti noti non saranno ovunque e il problema di arrivare con un altro mezzo resta. Per questo ritengo assurdo spingere le uscite in volo a tutti i costi, pur di incrementare le statistiche, anche quando la zona d’intervento è raggiungibile con personale medico alla stessa velocità, con l’ automedica, e a volte questa sarebbe addirittura più veloce non dovendo far tappa a recuperare l’equipe dell’elicottero…

Il piano economico di tutto questo servizio, dove l’elicottero viene chiamato ad intervenire anche dove altri mezzi sono più efficienti, ci preoccupa e ci porta a voler approfondire anche l’aspetto dei costi, nella certezza che un’automedica costi meno del volo di un elicottero…essenziale in certi interventi ma non sempre…e scusate se da amministratore, da lecchese e da Lombardo voglio e pretendo di avere, soprattutto in campo sanitario, e soprattutto per l’emergenza e urgenza il miglior servizio possibile con un occhio anche ai costi, perché se devo offrire lo stesso servizio ma con l’elicottero mi costa di più, l’elicottero lo uso quando serve ed incremento le automediche e le autoinfermieristiche sul territorio…perché se risparmio delle risorse economiche le riutilizzo per migliorare altri settori della sanità lombarda.

Altri aspetti da chiarire ci sarebbero anche sulla composizione del personale delle sale operative decentrate che dovrebbe rappresentare equamente quantomeno le province del territorio di competenza, dovendo operare su tutto il territorio lombardo, perché individuare che mezzo inviare a Milano è un conto, ma non è altrettanto semplice individuare che mezzo inviare a Cremeno se non conosci le strade per arrivarci…e rischi di inviare un elicottero che deve attendere un’ambulanza che raccolga l’equipe da portare da un infartato perché ben distante da dove può atterrare l’elicottero…a questo punto non sarebbe forse meglio inviare subito un’automedica? Nella speranza non stia già intervenendo a Morbegno…

Flavio Nogara
Lega – Lega Lombarda

 

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