LECCO – È stato assolto il 31enne marocchino S.M., domiciliato a Bellano, accusato di violenza sessuale sull’ex moglie, 28enne, marocchina, residente a Casargo. Una storia di presunti maltrattamenti e sessuali su una donna di 28 anni si è conclusa oggi davanti al collegio tribunale, presieduto dal giudice Paolo Salvatore, a latere Giulia Barazzetta e Martina Beggio.

I fatti risalgono al 2022 e 2023 e la 28enne, assistita dagli avvocati Daniela Sacchi e Richard Martini, in una precedente udienza aveva raccontato di aver conosciuto il 31enne su internet nell’ottobre 2018, mentre ancora si trovava in Marocco, e di averlo poi sposato a Meknes nell’aprile dell’anno successivo; successivamente il trasferimento in Valsassina, dove i due hanno vissuto fino alla separazione. Secondo il suo racconto sarebbe stata percossa la prima volta quindi avrebbe subito violenza sessuale. Nella precedente udienza era stato sentito come teste l’assistente capo della Polizia di Stato arrestato nel marzo scorso per aver ricevuto delle utilità nello svolgimento del suo lavoro presso l’Ufficio Immigrazione della Questura che aveva intrattenuto una relazione extraconiugale con la donna e aveva raccontato di aver visto lividi sul volto della donna, conseguenze di presunte percosse subito dal marito.
Gli episodi sono stati respinti dal 31enne, difeso dall’avvocato Stefano Pelizzari.
Questa mattina la requisitoria della Procura che ha chiesto l’assoluzione, mentre la parte civile, con gli avvocati Daniele Sacchi e Richard Martini, si è opposto chiedendo di valutare i fatti e quanto ricostruito dagli inquirenti e dai testi in aula. Invece l’avvocato Pelizzari ha sostenuto che non ci fossero stati maltrattamenti o violenza.
Il presidente del collegio giudicante, Paolo Salvatore, al termine della camera di consiglio ha letto la sentenza di assoluzione perché “il fatto non costituisce reato”.

A.Pa.