BELLANO – Non ha atteso a mostrarsi la risposta dei bellanesi alla “bravata” compiuta nella notte di Capodanno da ignoti. Già nel corso della giornata di venerdì è iniziata la raccolta di legna e materiali necessari per ricostruire il falò, atto conclusivo e per molti irrinunciabile, della tradizionale rievocazione storica del paese lariano.

PESA RICOSTRUZIONETanti i volontari e le ditte locali che subito si sono attivati per contribuire al recupero del necessario e non solo loro: “Anche i paesi limitrofi hanno voluto aiutarci, abbiamo ricevuto chiamate da Esino e da Dervio” hanno affermato con piacere gli organizzatori.

Prosegue quindi di gran lena l’opera dei volontari che, incuranti del freddo e dell’insistente pioggerellina, sono al lavoro nella costruzione della seconda intelaiatura: “Questa è leggermente più bassa della precedente che si alzava di 1,5 m in più ” ha spiegato Mauro Combi, responsabile dei lavori, – “La costruzione non è semplice e richiede una tecnica particolare. E’ un lavoro estenuante che di solito dura 3- 4 giorni.”

PESA RICOSTRUZIONE2Secondo i programmi, la costruzione sarebbe giunta al termine proprio nella giornata di oggi. Il vandalico gesto non ha però demoralizzato l’organizzazione: “Era tutto pronto e finito, ma dopo quello che è successo è bello vedere che la risposta dei Bellanesi è stata immediata.

Grazie al raddoppiato impegno degli organizzatori da ieri sul molo di Bellano sta lentamente riprendendo forma la catasta di legna della pira, segno dell’affetto che gli abitanti del paese mantengono nei confronti della manifestazione.

Anche quest’anno dunque non mancherà il tanto atteso momento dell’accensione del falò della Pesa Vegia alla mezzanotte di martedì 5 gennaio.

P. S.

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