MANDELLO DEL LARIO – Insulti, mobbing, maltrattamenti, lancio di oggetti e violenze in perfetto stile padronale: è ciò che sta venendo fuori con l’inchiesta alla Gilardoni. Le intercettazioni stanno facendo emergere una realtà di violenza verbale e a tratti fisica da parte di una dirigenza industriale che mostra di non avere il minimo rispetto per i lavoratori. Viene da chiedersi se sia un’eccezione o il frutto di un clima sempre più diffuso sul lavoro.

Ma il paradosso è soprattutto nella nomina a Cavaliere del Lavoro di una persona che il lavoro e i lavoratori li ha sempre calpestati. Un titolo che si concede per “specchiata condotta civile e sociale”: possibile che nessuno dei personaggi che con tanta munificenza hanno assegnato il titolo fosse a conoscenza di ciò che accadeva alla Gilardoni?

Chiediamo con forza che quel titolo sia revocato a chi se ne è dimostrato indegno: a titolo di minimo risarcimento per i lavoratori che hanno subito le vessazioni emerse dall’inchiesta. E se gli industriali di questo territorio avessero un minimo di dignità dovrebbero essere i primi a chiedere la stessa cosa.

Circolo Prc di Lecco