Mentre la stagione estiva è abbondantemente in corso e tutti i comuni che ambiscono a definirsi turistici si danno da fare per presentare la loro veste migliore, a Dervio nelle ultime settimane si sono viste spiagge invase dalla legna, strade sporche e erba non tagliata.
Sulla manutenzione del verde il sindaco si è addossato le colpe, ma la situazione è davvero grave: la giunta ha impiegato quasi 6 mesi per assegnare un appalto continuativo per il taglio dell’erba pur avendo approvato il bilancio alla fine del 2024, circostanza che consentiva di avviare impegni di spesa già dal 1° gennaio. Anzi, in questo settore gli atti comunali appaiono contraddittori e suscitano tante domande.
Ad esempio il 28 ottobre 2024 era stato affidato un incarico per la manutenzione delle aree verdi alla cifra di 40.260 euro riferito, nell’atto di liquidazione all’impresa, al periodo ottobre-dicembre 2024, una cifra apparentemente non proporzionata a un così breve lasso di tempo.
Poi con l’arrivo della primavera, il 2 aprile 2025 il Comune “in attesa che venga espletata la procedura di gara per l’affidamento del servizio” ha deciso di impegnare con urgenza ulteriori 5.978 euro per diserbo e potatura, questa volta con validità fino al 31 maggio.
Anche rispetto a tale circostanza però ci si domanda cosa sia effettivamente accaduto visto che lo stato di degrado in cui giacciono le aree verdi del paese non è certo da imputare a un paio di settimane soltanto di inattività.
Per arrivare infine alla vera e propria gara d’appalto bisogna attendere il 22 maggio, quando il Comune stesso, ammettendo il grave ritardo, scrive che “la mancata o insufficiente manutenzione del verde pubblico può pregiudicare l’immagine del paese e causare disagi alla collettività” e decide quindi di fare una procedura veloce, senza bando, perché “si è riscontrata una situazione d’urgenza determinata dalla necessità impellente di intervenire per assicurare un adeguato livello di decoro urbano, che non consente i tempi più lunghi di una procedura ordinaria”. Ma se si sceglie questa strada, citando volutamente lo stato d’urgenza, è bene precisare che la legge stabilisce che tale condizione debba derivare da eventi imprevedibili, non imputabili alla stazione appaltante, mentre in questo caso nulla impediva all’amministrazione Cassinelli di organizzare l’affidamento per tempo.
La procedura sarà effettivamente veloce, e il 10 giugno si apriranno le buste dei 5 operatori economici invitati a partecipare al bando.
Ci sarà un’unica offerta, e il 20 giugno l’incarico sarà finalmente affidato per un valore lordo di 217.164 euro spalmati su tre anni.
Ci si chiede quindi perché non siano stati fatti subito tutti gli atti per gestire un problema che si ripete ogni anno e perché si sia arrivati alla situazione indecorosa che è sotto gli occhi di tutti i Derviesi e dei turisti che scelgono il nostro paese: una situazione acuita anche dal fatto che l’attuale amministrazione, dopo aver rinunciato ai due storici operai comunali, non li ha più sostituiti e ora non ha il personale interno in grado di far fronte almeno a situazioni di emergenza.
Sempre che il taglio dell’erba possa definirsi un’emergenza.
In tutto ciò stride con ancora maggiore forza la tempestività con cui invece l’amministrazione comunale il 20 marzo 2025 ha affidato la potatura di 22 piante in via Darsena al costo di 5.856 euro: forse perché poi dovevano iniziare i lavori per l’area feste delle casette?
Evidentemente la manutenzione del verde pubblico è soltanto una questione di priorità.
Gruppo consiliare “Chiaramente Dervio”