LECCO – Rispettivamente tre anni e mezzo e due anni e mezzo di reclusione è quanto chiesto nella sua conclusione questo pomeriggio dal Pm Nicola Preteroti per F.G. e suo figlio V.G. accusati di tentata rapina.

A spiegare ai giudici del collegio come andarono le cose quella notte del dicembre 2015 a Colico, è un abitante del quartiere dove i due imputati tentarono di mettere a colpo il segno, il quale notando i due individui scavalcare la recinzione del condominio di fronte alla propria casa ha allertato la stazione locale dei carabinieri.

Ad intervenire il maresciallo Tavasci che assieme ad un collega stava per terminare il turno quando è arrivata la chiamata e si è così recato in borghese e con la propria auto sul luogo della segnalazione: “Abbiamo notato all’esterno della prima casa i segni del tentativo di effrazione e dai rumori che potevamo sentire abbiamo dedotto che ce ne era in atto un altro. Ci siamo avvicinati ai due imputati e quando ci siamo fatti riconoscere loro sono si sono dati alla fuga scavalcando la recinzione. Hanno raggiunto la loro auto e sono saliti a bordo, nel fare retro mi hanno quasi investito”.

I due carabinieri sono però riusciti ad identificare la targa e a diffonderla, così che la macchina è stata individuata e fermata da un intervento congiunto della polizia stradale di Lecco e della mobile di Desio. Tra poco meno di un mese la sentenza.

Manuela Valsecchi