COMO – Il lago di Como torna ad essere visibile dalla passeggiata a comaschi e turisti, venerdì 29 giugno le recinzioni sono state eliminate. La Regione Lombardia, infatti, a seguito delle richieste arrivate dalla cittadinanza, si è attivata per rimuovere le orribili barriere e sistemare la pavimentazione, in attesa della ripresa dei lavori per le opere anti-esondazione il cui cantiere non partirà prima del prossimo anno e durerà al massimo per due anni. La passeggiata ora è fruibile quasi completamente (due porzioni resteranno inaccessibili a causa della struttura del cantiere).

Como il tratto di lungolago riaperto nel tratto tra Sant'Agostino e piazza CavourLa vicenda delle paratie inizia nel 1995 quando la giunta comunale di Como approva il primo progetto per la costruzione delle paratie anti-esondazione sul lungolago. Per ridurre i costi, al posto delle paratie mobili compaiono alcune barriere fisse. Undici anni più tardi, l’aggiudicazione dell’appalto va all’impresa veneziana Sacalm. I lavori partono l’8 gennaio del 2008. Durata prevista: 1.085 giorni. Costo ipotizzato: 12 milioni di euro. Già nel 2009 c’è il primo scandalo: si scopre la costruzione del muro e la notizia fa il giro del mondo. Nel 2010, dopo numerose proteste, inizia la demolizione del muro sul lungolago. I lavori continuano fino al 2012 quando vengono fermati dall’Amministrazione comunale, convinta che sia necessario rivedere il progetto.

Nel gennaio del 2016, l’Anticorruzione boccia la variante al progetto perché non rispetta le norme e la spesa è arrivata a 33 milioni di euro. La Procura ordina perquisizioni, indagando amministratori e arrestando alcuni tecnici comunali. Oggi in tanti sono a processo (compresi i due ex sindaci Stefano Bruni e Mario Lucini). A dicembre 2016, Regione Lombardia revoca al Comune l’incarico di stazione appaltante e risolve il contratto con l’azienda che aveva vinto la gara undici anni prima. L’ultimo capitolo è della scorsa primavera, quando il Pirellone apre un bando per lavori di manutenzione e sistemazione provvisoria della passeggiata. Per completare l’opera serviranno un nuovo progetto e un nuovo appalto. Il cantiere dovrebbe ripartire nel 2018, ma intanto il presidente Maroni garantisce che il lago non sarà più oscurato.