Tra novembre 2024 e febbraio 2025 pubblicammo sulla pagina Facebook CHIARAMENTE DERVIO alcuni post inerenti al progetto di ristrutturazione e ampliamento di un immobile di proprietà del Sindaco di Dervio. Siccome in quel periodo Cassinelli ricopriva anche il ruolo di responsabile dell’ufficio tecnico chiedemmo conto riguardo a tale ampliamento che, a nostro giudizio, risultava essere illegittimo.
In altre parole si prospettava l’inusuale situazione in cui il PRIVATO CITTADINO che aveva presentato la richiesta di autorizzazione e il FUNZIONARIO COMUNALE tenuto a verificarne la regolarità erano la MEDESIMA PERSONA.
Per tale ragione, come gruppo di minoranza ci era sembrato necessario esporre pubblicamente i fatti e attendere quindi una doverosa spiegazione. In effetti il Sindaco il 6 marzo 2025 organizzò un incontro aperto a tutta la popolazione nel quale chiamò a “testimoniare” nientemeno che il suo progettista, come se la funzione pubblica di controllo sugli atti potesse essere trasferita dal controllore al controllato. Di conseguenza in data 2 maggio 2025 (prot. n. 4143) e 8 maggio 2025 (prot. n. 4325) consegnammo le nostre DOMANDE a chi di competenza ma da allora nessuno dei responsabili dell’ufficio tecnico ha assolto ai propri doveri nonostante fosse per legge tenuto a farlo.
Per contro invece, il 25 ottobre 2025 ci è stato notificato dai Carabinieri Forestali di Dervio un verbale che certifica l’esistenza di una QUERELA PER DIFFAMAZIONE presentata nei confronti di chi aveva materialmente redatto i post prima citati. Cogliamo quindi l’occasione per rendere pubblico il contenuto delle DOMANDE che ancora non hanno avuto risposta dall’amministrazione Cassinelli, compreso anche l’ufficio tecnico che in tale occasione, piuttosto che ottemperare ai propri compiti, sembrerebbe invece aver risposto a logiche di ordine politico.
Ma qual è il contenuto delle due istanze da noi presentate?
A quali domande l’amministrazione comunale non ha dato risposta?
Vediamole:
– la PRIMA riguarda una norma (l’art. 39 delle NTA del PGT) grazie alla quale il Sindaco ha acquisito un consistente aumento volumetrico nel progetto di ristrutturazione dell’immobile di sua proprietà. Siccome tale opportunità può essere sfruttata solo su edifici che non possiedono i requisiti igienico sanitari (quelli contenuti nel Decreto ministeriale 5 luglio 1975 ancora oggi vigente), ABBIAMO CHIESTO come mai tale aumento fosse stato autorizzato su un edificio che, avendo ottenuto a suo tempo la concessione edilizia (n.10 del 1984) si trovava di conseguenza già allora nella condizione di rispettare le suddette norme igienico sanitarie;
– la SECONDA è anch’essa inerente alla concessione edilizia n.10 del 1984 che risulta a oggi decaduta visto che ha ampiamente superato il limite di validità (3 anni) entro il quale il titolare della concessione doveva concludere quanto previsto nel progetto autorizzato. Se dopo tale termine risultasse infatti edificato solo il cosiddetto “scheletro” strutturale, esso sarebbe da considerare abusivo: questo ha stabilito il Consiglio di Stato nella sentenza n.14 del 2024. Essendo quella appena descritta l’esatta condizione dell’edificio di proprietà del Sindaco Cassinelli ABBIAMO CHIESTO come mai sia stata concessa una ristrutturazione con ampliamento su un immobile che la legge ritiene essere abusivo.
A entrambi i quesiti l’amministrazione Cassinelli non ha dato alcuna risposta. In attesa che la QUERELA faccia il suo corso invitiamo ancora una volta questa amministrazione, e in particolare la responsabile dell’edilizia privata Arch. Elena Ticozzi, a dare risposta ai protocolli n. 4143 e n. 4325 da noi depositati nel maggio 2025.
Gruppo consiliare “Chiaramente Dervio”

