DERVIO – Nel giorno sacro del Venerdì Santo Dervio si è trasfigurata, facendo un viaggio nel tempo e nello spazio. Siamo a Gerusalemme, quasi 2000 anni fa, un ragazzo sui 30 anni, conosciuto in tutta la Giudea per la sua predicazione e i suoi miracoli entra nella Città Santa, dove festeggerà la Pasqua coi suoi discepoli, in sella a un asinello: è il famoso Gesù di Nazareth, il Messia. Una folla festante lo acclama gridando “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore” e agitando rami d’ulivo e di palma.

Questa la scena iniziale della spettacolare ricostruzione vivente della Passione di Cristo che ogni anno ha luogo nella suggestiva cornice degli ambienti caratteristici di Dervio. Rivivendo la Pasqua, è il titolo della manifestazione culturale e sacra con oltre 50 personaggi in costume, un modo davvero unico per immergersi appieno nella solennità e spiritualità del triduo pasquale, nella sua drammaticità e nella sua gioia.

Il Parco Boldona si è trasfigurato nel Monte Sion: ecco Gesù che mangia con i suoi compagni, lava loro i piedi, spezza il pane e versa il vino perché sa che qualcuno lo tradirà. Sul Lungolago degli Ulivi il bacio di Giuda e l’arresto: i soldati romani, arrivati con “torce e bastoni” portano via Gesù; al centro La Sosta il tradimento di Pietro e il canto del gallo, poi il Signore incontra sua madre, la Madonna. Piazza del Municipio si è trasformata per una sera nel Tempio del Sinedrio, dove il sommo sacerdote Caifa processa il Nazareno, per consegnarlo poi al giudizio di Ponzio Pilato. A Palazzo Magni, la flagellazione e la corona di spine. In Piazzetta Valvarrone la Veronica. Lungo la mulattiera per Castello, il calvario e le tre cadute. Infine, nel borgo di Castello la crocifissione, la morte e la resurrezione di Cristo, con la preghiera finale e la benedizione.