Le case in bioedilizia sono una soluzione del tutto moderna e funzionale, degna di apprezzamento in ogni periodo dell’anno. Questo assunto si basa proprio sulle qualità del legno con cui questi prefabbricati sono composti, che garantisce il mantenimento di un ambiente fresco nei mesi più caldi e, al contrario, più mite in quelli più rigidi. Ovviamente, sono d’obbligo alcuni accorgimenti, validi soprattutto per l’inverno: è Pineca.it, esperto nel campo della bioedilizia e nella creazione dei prefabbricati che si possono trovare in questa pagina, a fornire alcune utili indicazioni per la manutenzione di una casetta in legno, in vista dei mesi in cui pioggia e neve sono più frequenti.

Pioggia e neve sulle case in bioedilizia
Ragionando in linea di principio, in base al trattamento cui sono sottoposte le componenti in legno che costituiscono un prefabbricato in bioedilizia, quest’ultimo non dovrebbe risentire troppo dell’acqua portata dalle intemperie invernali. Se l’acqua si riesce ad asciugare completamente e gli strati esterni non sono danneggiati, la casa in bioedilizia non soffrirà minimamente né per la pioggia, né per la neve.

Nel caso in cui si percepiscano o si vogliano prevenire eventuali rischi, è possibile giocare d’anticipo ricorrendo a soluzioni idrorepellenti con cui trattare il legno; queste soluzioni a base di acqua hanno fortissime proprietà isolanti, rivelandosi preziose per fare in modo che la struttura della casa in legno sopporti il carico invernale di pioggia e neve. Ovviamente, l’applicazione di questo mordente è consigliabile prima del peggioramento delle condizioni atmosferiche.

Installazioni per proteggere la casa in legno
Per proteggere al meglio la propria casetta in legno, potrebbero rivelarsi necessari degli interventi di natura più profonda. Tra questi, l’installazione delle assi di fondamenta, di spessore consigliato 40×40 mm e trattate in autoclave per una maggiore resistenza all’acqua, può fare la differenza nella protezione della struttura: l’idea è quella di creare uno strato di circa 4 centimetri allo scopo di separare il basamento della casa dalla casa stessa, così che quest’ultima non si bagni se non in caso di carichi di neve e pioggia veramente importanti.

Il consiglio resta sempre quello di non fare accumulare la neve alla base delle pareti della propria casetta in legno: in ogni caso, la parte più bassa della struttura può essere protetta con una lamiera, che impedisca definitivamente all’acqua di toccare le prime due assi della struttura. Se si aggiunge il trattamento con le vernici impregnanti e idrorepellenti, la protezione potrà dirsi completa.

Una valida alternativa, molto apprezzata nelle zone alpine e dunque più spesso soggette a neve, costituisce nell’edificare un muretto su cui far poggiare poi il resto del prefabbricato. Cemento, mattoni o pietra locale si rivelano i materiali ideali per la creazione di questa sottostruttura, la cui presenza impedirà alla neve di toccare la parte inferiore della casetta in legno, proteggendola interamente dai danni che insorgerebbero se l’acqua non dovesse asciugarsi rapidamente.

Infine, un ultimo lavoro potrebbe consistere nell’applicazione di grondaie e tubi pluviali allo scopo di reindirizzare l’acqua piovana, così da non formare pozzanghere nei pressi della struttura. Il legno, infatti, non marcisce facilmente, a meno che non resti bagnato per molto tempo, senza alcuna possibilità di asciugarsi: da qui deriva la necessità di salvaguardarlo con l’installazione di un sistema di grondaie che tenga lontana l’acqua dalle fondamenta.

La manutenzione di una casa in bioedilizia
Proteggere la propria casetta in legno dagli agenti climatici non implica solo installare lamiere e grondaie per tenere lontana l’acqua dalle assi. A volte, bastano accorgimenti molto più semplici, come un controllo periodico del tetto in vista dell’arrivo dei mesi più rigidi, così da assicurarsi che pioggia e neve non possano entrare dentro casa, danneggiando dunque anche gli ambienti interni. Allo stesso modo, va riservata particolare attenzione anche agli infissi, allo scopo di eliminare lo sporco e ricostituire e trattare eventuali crepe insorte nei mesi più caldi, che potrebbero lasciar filtrare l’acqua in quelli più freddi.