Oggi sentiamo spesso parlare di giochi dal vivo, ed è una definizione che può generare anche confusione, perché può essere applicata a diversi settori. In generale, comunque, se fino a ieri bisognava cercare soluzioni particolari per giocare in “modalità multiplayer”, oggi i “games dal vivo” più amati dagli appassionati sono quelli che possono svolgere comodamente online. Ma quando Internet ancora non aveva ancora preso il sopravvento, come funzionavano i giochi dal vivo?

I giochi dal vivo classici: chi si ricorda i LARP?

Andavano molto di moda negli anni ’80 e negli anni ’90, quando i giovani ancora non potevano divertirsi più di tanto con i videogame. Non c’era Internet, quindi non si poteva giocare insieme ad altre persone a distanza, sfruttando la modalità multiplayer. E le tecnologie del gaming ancora non permettevano chissà quali meraviglie su PC e console di gioco. A quei tempi si viveva fuori casa, e si giocava fuori casa, grazie ai cosiddetti LARP (acronimo di Live Action Role Playing). Le persone indossavano costumi, si recavano in campagne sperdute, e iniziavano una vera e propria competizione dal vivo: vichinghi, signori vittoriani, elfi, troll, maghi, poco importava perché il segreto era divertirsi tutti insieme, rispettando certe regole, per dare maggiore realismo al contesto.
Oggi purtroppo si è un po’ persa di vista questa modalità di svago,
perché chi la praticava oramai pensa ad altro.  Sul sito di
LARP Italia, comunque, chi è interessato può continuare a trovare questo tipo di giochi di ruolo dal vivo.

I giochi live di oggi: si sta insieme, ma da casa

Internet ha cambiato il modo di giocare di molte persone, anche di quelli che negli anni si sono divertiti con console come la PlayStation: oggi basta un accesso a Internet e ci si può incontrare con persone da ogni parte del mondo, interagendo anche tramite chat. Una novità importante, che piace molto agli utenti. Basta fare l’esempio del successo di Fortnite, in questo senso, è piuttosto esplicativo. Non solo gaming, però: anche il gambling ha le sue modalità dal vivo.

I giochi dal vivo di nuova generazione: i casinò

Andando oltre al multiplayer, che tra l’altro non può essere considerato prettamente “dal vivo”, occorre parlare anche dei casinò telematici e di giochi come il blackjack. Alcune di queste piattaforme consentono infatti di giocare al blackjack live sfruttando al massimo il potenziale offerto dalle nuove tecnologie. In pratica, questa opzione dà la possibilità agli utenti di collegarsi con le videocamere installate in una sala da gioco fisica, dunque reale, con dealer in carne e ossa e tavoli veri. Le partite si svolgono “sul serio”, perché non vengono gestite da software o algoritmi. È chiaro che in tal caso l’etichetta “dal vivo” rende pienamente merito a ciò che accade durante le mani di gioco e quando viene girata la ruota. Perché sembra di essere davvero lì, con l’opportunità di godersi un’atmosfera molto particolare, unica nel suo genere, restando però a casa propria.

I tempi cambiano, e il mercato risponde

Impossibile dire quale modalità dal vivo sia meglio dell’altra. Da un lato è palese che i giochi live di vecchia generazione avevano un fascino impossibile da replicare online, ma dall’altro lato è anche vero che il successo del live gaming dipende essenzialmente dalla risposta dei giocatori. In definitiva, i tempi che cambiano, e portano anche al cambiamento delle tendenze seguite dai mercati.