BARZIO – Appena conclusa la riunione nella sede della Comunità Montana dedicata alle “novità” sulla questione dell’automedica, c’è tempo per approcciare il direttore della centrale unica del 112 Claudio Mare.

L’obiettivo del cronista è entrare nel merito della segnalazione di qualche giorno fa da parte del Comitato “Rivogliamo l’automedica a Bellano“, argomento utilizzato retoricamente nella riunione barziese per dimostrare che – a detta di Areu – “giornali e popolazione si agitano, ma in realtà alla lunga la riorganizzazione dell’emergenza-urgenza sul territorio funziona”.

E dato che qualche testata avrebbe sbagliato nel descrivere la tempistica (Mare stesso precisa: non la nostra), vediamo qual è la “verità” di Areu su quell’intervento da 34 minuti per un presunto codice rosso.

Smentisco la ricostruzione del Comitato – attacca il dirigente –. Prima di tutto si trattava di un codice giallo, poi come già comunicato nei giorni scorsi l’utilizzo delle auto private all’interno degli interventi di soccorso è ampiamente accettato, infine i tempi sono stati diversi”.

Quindi non i 34′ indicati nella nota di chi vi contesta?
No“.

E dunque in quanto tempo siete arrivati sul posto, tra elicottero e appunto l’auto privata della parente della persona soccorsa?
Ci abbiamo messo venti minuti“.

Venti per giungere a Esino o proprio nel punto dove si trovava l’uomo in difficoltà?
Ne abbiamo impiegati venti per arrivare sul punto del soccorso“.

Dunque, a detta dell’Areu, il Comitato ha mentito su tutta la linea. La palla ritorna ai “contestatori”.

S. T.

 

L’ORIGINE DELLA “DISPUTA” (dal nostro archivio)

Automedica. Il comitato: “Ecco la prova, state giocando col fuoco”