MANDELLO DEL LARIO – E’ stata accompagnata da una lunga serie di applausi l’esibizione dell’Orchestra di Via Padova che ieri sera, sabato, ha calcato il palcoscenico del teatro comunale Fabrizio De Andrè.

Una serata di soddisfazione, quella andata in scena a Mandello, per Immagimondo, con un concerto che ha preso vita come un giro del mondo, attraverso le culture e i generi musicali, dal funky al blues, dalle ballate dell’Est Europa alle ritmiche latine, fino alla musica cantautoriale italiana.

“Prima la si ascolta e poi la si spiega”. E’ il motto dell’ensemble, ricordato nel saluto introduttivo dal presidente di Les Cultures Giorgio Redaelli nel saluto introduttivo, al quale si è associato l’assessore alla cultura di Mandello Luca Picariello. 

E poi è stato tutto un turbinio di generi incrociati, contaminati, elaborati e valorizzati dalla sapiente voce dell’italiana Francesca Sabatino e quella calda e strumentale di Aziz Riahi che suona anche loud, percussioni e violino (Marocco).  Il tutto sotto il comune denominatore del jazz, terreno di formazione di quasi tutti gli orchestrali: Massimo Latronico alle chitarre, laud, arrangiamenti e direzione artistica (Italia), Paolo Lopolito al sassofono e flauto (Italia), Raffaele Kohler alla tromba e flicorno (Italia), Domenico Mamone al sax contralto (Italia), Luciano Macchia al trombone (Italia), Francesca Sabatino alla voce (Italia), Kostantino Vornichu alla fisarmonica (Ucraina), Dario Yassa alla tastiera (Italia/Egitto), Juan Carlos Vegas alla voce e chitarra (Perù), Abdullay Kader Traore alla voce, balafòn, ‘ngoni e percussioni africane (Burkina Faso), Yamil Castillo Otero ai congas, bata e cajon (Cuba), Alfredo Muñoz ai timbales, campane e congas (Cuba), Andrea Migliarini alla batteria (Italia), Kristina Mircovic al violino (Serbia), Marta Pistocchi al violino (Italia), Walter Parisi al violoncello (Italia), Andon Manushi alla viola (Albania) e Marco Roverato al basso elettrico e contrabbasso (Italia).

Nei testi il comun denominatore l’ “Acqua“, titolo dell’ultimo loro cd, eseguito dal vivo durante il concerto, e la Terra gli elementi che mescolano e a volte dividono le genti.

A un concerto dell’orchestra di via Padova i confini si confondono, si vola leggeri sopra le culture. Ognuna si racconta e si addocisce, mescolandosi come le acque degli affluenti nel fiume di destinazione per procedere placide a lambire paesaggi, storie, città, vite.