PARLASCO – Una giornata dedicata a Lasco il bandito della Valsassina, quella di sabato 28 marzo. Una bellissima escursione premiata con una giornata di sole, che ha accolto oltre 50 persone che hanno accettato l’invito dello S.P.I. CGIL e dell’Auser, alla scoperta dei luoghi di Lasco.

Il gruppo ha raggiunto Parlasco seguendo due percorsi distinti da Lecco e da Bellano. “All’Osteria del Lasco ci siamo riuniti degustando dei tipici biscotti artigianali – è il racconto degli organizzatori -. Ad attenderci, il Sindaco Renato Busi, che ha iniziato il percorso nei vicoli del borgo, dove sono disseminati gli affreschi che, dal 2007, colorano e animano la vita operosa dei parlaschini. Un’idea geniale, quella di Alberto Denti, l’allora Sindaco della piccola comunità montana valsassinese, che ebbe il pregio di chiamare vari artisti esperti in affreschi murali a cimentarsi in questo progetto culturale, che fissa indelebilmente le gesta del bandito, descritte dal romanzo di Antonio Balbiani, uno scrittore nato a Bellano l’8 Ottobre 1838″.

Ben 14 gli artisti che sono stati scelti dopo avere presentato i loro bozzetti, selezionati da una Commissione tecnica-culturale appositamente nominata, che ha consentito, nell’estate del 2007, con il coinvolgimento di tutta la comunità, di realizzare un’opera d’arte collettiva, una bellezza culturale rara e a disposizione di tutti.

“L’escursione è proseguita a Cortenuova, divisa dal fiume Pioverna che attraversa tutta la Valsassina, la parte antica a monte e la parte moderna ed industriale a valle, dove ci attendeva la professoressa Giselda Barina, che, con la sua profonda e competente conoscenza storico-culturale, ci ha guidati all’oratorio di San Fermo, costruito come oratorio privato della famiglia Mornico. Poi, alle fonti di Tartavalle Terme, riaperte e rinnovate, situate alle falde della Grigna in uno scenario unico ed accogliente, abbiamo degustato dei piatti della cucina locale Menù Lasco. Simpatico l’intrattenimento di Pinuccia Nasazzi con abiti dell’epoca, di Lasco e Celestina; curioso ed interessante il gioco con le carte e i dadi, raffiguranti i personaggi ed i luoghi del romanzo del Balbiani”.

Infine, il dottor Marco Sampietro, storico della Valsassina, ha guidato il gruppo alla visita di Introbio, dalla chiesa di San Michele al Palazzo Pretorio, fino alla Torre Civica nel centro storico, poi al Palazzo Migliavacca, un gioiello di architettura, nel centenario dalla sua costruzione, attuale sede del Comune.

“Su tutto il programma e le attività svolte sono emerse la competenza, la passione, l’ospitalità e l’accoglienza valsassinesi, combinate con un patrimonio storico-culturale ancora poco conosciuto, sicuramente da valorizzare e divulgare, da proporre in un circuito storico culturale della nostra Regione”.

Giuseppe Combi