DONGO – Non trova una soluzione unitaria l’ “affair ATS della Montagna“. Dopo la delegazione di sindaci guidata da Mauro Guerra, primo cittadino di Tremezzina, al Pirellone, martedì è stata la volta della delegazione dei sindaci dell’Alto Lario: Dongo, Gravedona e Uniti, Pianello del Lario, Stazzona e Trezzone. Le due delegazioni hanno espresso richieste diverse che fanno prospettare una spartizione dei Comuni in due aree di competenza: l’Alto Lago con Sondrio, Tremezzina e Val d’Intelvi sotto Como. 

“La richiesta dei 17 Comuni dell’Alto Lario che vanno da Sorico a Cremia di rimanere all’interno dell’Ats della Montagna è complementare e non alternativa a quella presentata dai Comuni del medio lago e della Val d’Intelvi facenti parte della ex Ussl 18 che hanno chiesto invece di essere riportati negli ambiti della Asst Lariana e dell’Ats dell’Insubria – spiega Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale intervistato da Roberto Canali de Il Giorno – . Due richieste che possono essere entrambe esaudite senza dividere il territorio e che consentono il mantenimento e in alcuni casi addirittura il miglioramento del livello di efficienza dei servizi sociosanitari”.

Al centro delle problematiche portate sul tavolo dai sindaci la carenza di organico sia sanitario che amministrativo, la necessità di completamento immediato della riqualificazione del presidio di San Fedele Intelvi e l’assenza di un’automedica. A questo punto toccherà alla giunta passare al vaglio la pratica e approvare un progetto di legge sulla ridefinizione degli ambiti territoriali, sulla quale in autunno il consiglio regionale sarà chiamato a esprimersi.