PERLEDO – Non è più consigliere regionale della Lega e nemmeno segretario provinciale del Carroccio, ma il bellanese Flavio Nogara rimane sempre molto attivo. In questo caso, con una lettera sottilmente polemica inviata al sindaco di Perledo. Il quale primo cittadino non è al centro della discussione – che si sviluppa invece sulla mai risolta diatriba intorno alla “famosa” automedica sparita dal centro Lario-

Ecco la missiva di Nogara inviata al sindaco De Giambattista a poche ore dalla inaugurazione della nuova elisuperficie nel centro tra lago e monti.

Preg.ssimo
SINDACO DI PERLEDO
Fernando De Giambattista

La ringrazio enormemente per l’invito ricevuto per l’inaugurazione dell’Elisuperficie di Perledo in Frazione Bologna che si svolgerà questa sera, e ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questa realizzazione utile per il soccorso sanitario ma anche per la protezione civile, l’antincendio boschivo ed altro, ma Le annuncio che non sarò presente.

Questa inaugurazione avrebbe potuto essere una grande vera festa se al territorio non fosse stato tolto nel frattempo un servizio importante ed essenziale come l’automedica di Bellano. L’elisoccorso deve infatti integrarsi in un sistema di emergenza urgenza, oggi invece vogliono farci credere che ogni intervento può essere fatto con l’elicottero, ma i limiti li conosciamo bene, mentre i maggiori costi li immaginiamo…e ne chiederò una profonda verifica.

Ci siamo già confrontati sull’argomento e comprendo la volontà di trovare una mediazione che faccia perdere il meno possibile al territorio, ma il nostro territorio merita solo un miglioramento dei servizi, soprattutto se parliamo di emergenza e urgenza, e resto convinto che il servizio migliore sia l’integrazione dell’elisoccorso con l’automedica, ma oggi vi è la volontà di dimostrare che l’elicottero può arrivare ovunque sostituendo l’automedica. Cosa non vera e a che costo? La vita e il portafoglio è dei nostri cittadini e il nostro compito è quello di pretendere il meglio per loro.

A presto e buona serata per la festa a metà.

Flavio Nogara