PERLEDO – È stato ufficialmente trasmesso oggi all’Ufficio dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani (OHCHR) il dossier sul lavoro dei difensori ambientali, elaborato dal team di ricerca che ha guidato la spedizione “Torrente Esino” sotto la Bandiera #226 dell’Explorers Club di New York.

Il documento – preparato in collaborazione con ricercatori, speleologi e fotografi naturalisti – confluirà nel prossimo rapporto tematico della Relatrice Speciale ONU sui Difensori dei Diritti Umani, dedicato a “cambiamento climatico e transizione giusta”, che sarà presentato all’80ª sessione dell’Assemblea Generale nel 2025.

Il dossier contiene due punti salienti:
Buone pratiche – la mappatura fotografica del torrente Esino e il campionamento delle acque, da cui la necessità di un costante monitoraggio e di un risanamento degli scarichi che confluiscono direttamente o indirettamente nel torrente.
Raccomandazioni – semplificare i permessi per il campionamento civile delle acque, istituire unità per i “guardiani dei fiumi e torrenti” alpini.

“Il cambiamento climatico si combatte anche mettendo stivali, o meglio i piedi, nell’acqua dei nostri torrenti – afferma Renato Ongania, a capo del progetto – La tutela dell’ambiente è responsabilità di tutti”.

Il progetto “Torrente Esino” in breve

• Periodo: settembre–dicembre 2024
• Obiettivo: documentare con immagini ad alta risoluzione e sei campioni d’acqua la qualità ambientale del bacino.
• SDG ONU collegato: n. 6 “Acqua pulita e servizi igienico sanitari”.
• Partner locali: Comune di Perledo, LarioNews, Legambiente, Speleologi ed Esploratori.

La pubblicazione integrale del dossier sarà eventualmente resa pubblica sul sito ufficiale della Relatrice Speciale ONU, salvo eventuali parti soggette a confidenzialità.