VARENNA – Un interminabile serpentone di oltre cento metri si snoda davanti all’imbarcadero di Varenna. Decine e decine di turisti, perlopiù stranieri – americani, britannici, australiani, ma anche tedeschi, francesi e canadesi – attendono pazientemente il proprio turno per salire su uno dei traghetti diretti verso Bellagio, Menaggio o Cadenabbia. La fila è ordinata, nessuno cerca di superare gli altri, ma la pazienza non sempre viene premiata: molti riescono a partire, tanti altri sono costretti a restare in attesa ancora per ore, sperando di trovare posto sul battello successivo.
Scene simili si ripetono poco distante, in stazione: qui, però, la disciplina viene meno. I viaggiatori si riversano in massa sui binari, rischiando di cadere, urtarsi a vicenda o essere investiti dai treni in transito. Queste situazioni si verificano praticamente tutto l’anno, soprattutto nei fine settimana.
L’incognita maggiore riguarda però l’estate imminente, quando la linea ferroviaria Lecco-Sondrio sarà completamente chiusa per lavori. I turisti non potranno più contare sui treni e dovranno affidarsi esclusivamente ai traghetti – già ora insufficienti – o ai bus navetta sostitutivi. Questi ultimi, però, offriranno meno posti rispetto ai vagoni ferroviari, saranno più lenti e dovranno districarsi nel traffico, senza la possibilità di accedere al centro di Varenna.
Il sindaco ribadisce il suo no all’ingresso dei bus turistici in centro: “Il divieto non è un capriccio, ma l’unico modo per evitare problemi di ordine pubblico, garantire la sicurezza dei pedoni e prevenire un traffico ingestibile”, le parole di Manzoni. La piccola perla del Lario si prepara così a un’estate complicata, tra code infinite e il rischio di un caos annunciato.