ANNONE BRIANZA – In redazione ieri sera siamo “passati sotto il cavalcavia” prima che cedesse. Un salto indietro di pochi mesi grazie alle Google car che immortalano tutte le vie e strade del mondo. Si tratta di fotografie scattate a giugno e luglio di quest’anno.

Guidati dalle riflessioni di due progettisti, un ingegnere e un geometra, proponiamo alcuni aspetti inquietanti (qui l’articolo completo). Il più grave di tutti riguarda la manutenzione del territorio, citata anche dal viceministro Riccardo Nencini. Il decreto Renzi ha cancellato le Province, lasciando in un limbo di neutralità di responsabilità alcune competenze importanti, come appunto le strade, i terreni oggetto di frane e smottamenti, alcuni ponti ferroviari e non ultimi molti edifici scolastici.

Insomma il cavalcavia potrebbe essere il primo cedimento e non l’ultimo. Le responsabilità? Nella nostra inchiesta abbiamo incontrato tanti problemi concorrenti, poco pericolosi di per sé, ma diventati una vera e propria bomba, una volta raggruppati assieme. Perché le immagini parlano chiaro: il calcestruzzo del maledetto cavalcavia è esploso.

Entrambi gli esperti sentiti da Lecconews, non essendo stati in loco, hanno preferito esprimersi in maniera informale e quindi li lasciamo anonimi.

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