VARENNA – In occasione del 76° anniversario della fucilazione fascista dei partigiani di Rancio e del lago a Fiumelatte, domenica 10 gennaio un gruppetto di cittadini varennesi è dato appuntamento alla Montagnetta di Fiumelatte per ricordare l’eccidio.

La cerimonia, abitualmente organizzata da ANPI Lecco in collaborazione con i circoli “Libero Pensiero” e “S. Pio X” di Rancio, non si è potuta svolgere con la partecipazione di tutti a causa dell’emergenza dovuta alla pandemia. Il sindaco Mauro Manzoni e un gruppo di Alpini della sezione di Varenna, guidata dal capogruppo Ivan Aquistapace, hanno comunque voluto manifestare la propria riconoscenza ai sei partigiani fucilati, perpetuando la memoria del loro esemplare sacrificio.



Dopo la lettura dei nomi dei caduti e la deposizione di una corona di alloro, il sindaco ha letto una breve lettera tratta dall’epistolario dei condannati a morte della Resistenza italiana:

Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l’idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella.
Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile.
Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care.

Infine il parroco di Varenna don Carlo Lucini ha recitato una preghiera, benedicendo la lapide commemorativa e le persone intervenute alla cerimonia.

 

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