All’Augusta Maestà
Maria Teresa d’Austria
Regia Hofburg di Vienna
Varenna, sul Lario, 11 giugno 2025
Maestà Nostra Amatissima,
Il nostro Lago di Como — quel ramo di Lecco che tanto esaltò il Suo sguardo imperiale — geme d’angoscia.
La ferrovia Lecco–Colico, concepita nel 1891 per celebrare l’amore che Vostra Maestà elargì al Lario e ultimata l’anno seguente, è stata brutalmente sospesa proprio all’alba della stagione estiva. L’arteria che nutre mercanti, studenti e pellegrini (di speranza) si è mutata in ferita aperta: convogli silenziati, rimpiazzati da omnibus ingombranti come elefanti nelle nostre vie strette, incapaci di abbracciare la folla; tempo, denaro e fiducia evaporano come bruma sulle acque.
Quale mente ottusa ha decretato lavori ai binari nel momento del massimo splendore turistico?
Una modernissima entità chiamata “Regione Lombardia” ha già versato copiose somme (che comunque son dei contribuenti noi suoi sudditi) per tamponare l’emergenza e arginare il rischio — fin troppo reale — di un tumulto civile.
Eppure, Maestà, nei fasti settecenteschi del Suo governo asburgico, la Lombardia conobbe dogane snelle, strade vigorose, comunità operose. È a quella luce che Le rivolgiamo l’implorazione: discenda a Varenna e vegli di persona sul buon senso smarrito. La sola presenza di Vostra Altezza, col Suo piglio risoluto, basterebbe a destare amministratori e politici sopiti (non essendoci tornate elettorali in vista) e ricondurre la governance sul sentiero della ragione.
Ho personalmente già predisposto un’accoglienza che onori la Sua grandezza: al Terzo Binario nei locali della Stazione dei treni di Varenna, e anche di fronte all’Hotel Olivedo! Il molo sarà ornato di festoni, la banda di Esino Lario intonerà inni austriaci (e lariani), mentre Le porgeremo i frutti più dolci dei nostri giardini e generose gocce del rarissimo olio di Perledo, verde come lo smeraldo delle Sue terre.
Mosso da devozione incrollabile, mi prostro ai Suoi piedi regali, mendicando la fulgida conferma del Suo arrivo. Solo allora, ne sono certo, il Lario tornerà a respirare nell’armonia che la Sua corona seppe donargli e far cadere quelle teste che ospitano segatura!
Con perenne ossequio e fervida fedeltà,
il Suo umilissimo suddito
Johann Matthias von Larinow
P.S. Voglia inoltre Vostra Maestà revocare i «bonus di produzione» elargiti a quei manager ferroviari che, dormendo il sonno della ragione, siedono su poltrone di responsabilità senza merito alcuno—insieme a chi li ha collocati a governare il servizio pubblico. Costoro, per giustificare cantieri e stanziamenti, tentano di persuaderci (noi, popolo bue) che «d’inverno verrà la neve» soltanto in funzione dei futuri giochi olimpici: argomento tanto capzioso quanto irrispettoso del bene comune.
Confido che la Sua giusta severità saprà correggere tali storture.
DISCLAIMER SU QUESTO INTERVENTO (SATIRICO)
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