LECCO – L’incidenza e la mortalità per carcinoma della cervice uterina sono marcatamente diminuite (di oltre l’80%) da vari decenni grazie alla diffusione dello screening mediante pap test. È oggi ampiamente dimostrato che l’infezione da papillomavirus umano (HPV) è la condizione necessaria per lo sviluppo del carcinoma della cervice e delle lesioni preneoplastiche, che si sviluppano a seguito di infezione persistente nel corso di cinque o più anni di virus HPV denominati “ad alto rischio”. Solo questi tipi virali possono integrarsi nel genoma e interferire coi normali processi di regolazione del ciclo cellulare.

L’individuazione dell’HPV, come causa del carcinoma della cervice uterina, ha aperto nuove opportunità di prevenzione, in particolare di prevenzione primaria tramite il vaccino e di prevenzione secondaria, mediante la ricerca dell’HPV DNA per individuare le infezioni e trattare precocemente le lesioni “iniziali”…

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