MANDELLO DEL LARIO – Niente riconoscimento ufficiale per il fante Pietro Renato Attilio Poletti, nato nel 1920 a Rongio e disperso in Russia. Il Ministero della Difesa ha risposto ai solleciti del nipote, Renato Ongania, che al prozio mai conosciuto ha dedicato un libro, e che vorrebbe che lo Stato celebrasse il sacrificio del congiunto.

“Ho ricevuto oggi – fa sapere Ongania – la risposta al mio appello al Ministero della Difesa per la concessione di una medaglia alla memoria per mio prozio disperso in Russia durante la II Guerra Mondiale. Un altro diniego”.

La lettera, firmata dal vicecapo di gabinetto generale Antonello Vespaziani, conferma a Ongania che il dicastero ha svolto tutti gli approfondimenti di competenza ma tuttavia “la vigente normativa non consente di poter aderire alla richiesta”.

“Ho chiesto aiuto al sindaco di Mandello del Lario per portare avanti la pratica- conclude il nipote -. È inaccettabile che non si possa onorare la memoria di un soldato disperso in Russia la cui unica colpa è stata quella di vivere sotto una dittatura”.

 

SUL TEMA LEGGI ANCHE

Perledo. Negata la medaglia al disperso in Russia ma il nipote non ci sta

Mandello. Un libro per ricordare lo zio disperso in Russia