PERLEDO – Instancabile e appassionato, trascorsi ormai 12 giorni dalla scomparsa “nel nulla” del fratello Alberto, Renato Ongania ha dato vita a una petizione sulla piattaforma Change.org per sensibilizzare sulla “cecità delle istituzioni”.

Alberto – spiega il parente -, che riceve un assegno di invalidità per una cecità parziale di entrambi gli occhi nel campo visivo del 25%, non può essere soccorso con i dati ricavabili dai tabulati telefonici, dai dati dei suoi spostamenti – eppure aveva con sè il cellulare… Esatto, ma l’operatore telefonico non può rilasciare i dati ai famigliari, e la magistratura non li può richiedere, se manca un decreto che viene legittimato dalla presenza di ipotesi di reato”.

“Se fosse stato un criminale di quelli veri, le forze dell’ordine ci avrebbero messo poco a rintracciarlo” – risuona come un’eco nelle pareti del torrente Esino, vicino a casa.

> QUI LA PETIZIONE LANCIATA IN QUESTE ORE