CANZO – Un presidio organizzato quello di ieri del Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo‘ davanti alla sede della Comunità Montana riunita in assemblea. A manifestare sul piazzale oltre 50 persone, alcune delle quali indossavano scarponi e sci portati a spalla, a simboleggiare “l’assurdità di un progetto per impianti sciistici e innevamento artificiale in una condizione di riscaldamento globale che stiamo vivendo”.

Il Coordinamento ha provveduto a distribuire ai sindaci convenuti in assemblea una lettera aperta (San Primo_lettera per Sindaci CM_presidio_2023.03.23_v2) in cui si motiva ancora una volta la contrarietà al progetto di fattibilità approvato dalla Comunità Montana e dal Comune di Bellagio.

Una rappresentanza dei manifestanti ha avuto modo di incontrare sulla porta della Comunità Montana la presidente Patrizia Mazza, la quale ha promesso di incontrare a breve il Coordinamento formato dalle 32 associazioni.

“La nostra richiesta è che l’incontro avvenga prima di Pasqua e sulla base, abbiamo ribadito, dello stralcio del progetto di fattibilità già approvato, che prevede appunto nuovi impianti sciistici e innevamento artificiale, parcheggi e parchi gioco – spiegano i manifestanti -. Il nostro Coordinamento è pronto a discutere delle controproposte, che tengano conto anzitutto dell’equilibrio ecologico della montagna, senza quindi nuovi impianti o infrastrutture che, invece, snaturerebbero il contesto ambientale”.