VARENNA – Ufficiale la candidatura di Carlo Molteni per il Comune di Varenna alle elezioni del prossimo ottobre. Già sindaco del borgo lariano e presidente della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, Molteni annuncia la sua disponibilità a correre con una lettera che riportiamo integralmente.

Il 3 e 4 ottobre prossimi sono state indette le elezioni comunali a Varenna. Io ci sarò. Mi candido alle prossime elezioni comunali con lo spirito e la disponibilità di poter dare ancora molto al mio paese.

In questi anni ho assistito alla sistematica demolizione di tutto ciò che Varenna rappresenta, in modo particolare nel turismo. Non siamo più presi ad esempio e i paesi vicini ne hanno “approfittato” della scarsa ed inesistente capacità di avere una visione globale per il paese.

Chi ora farebbe a meno del parcheggio? Penso ormai nessuno, dai residenti ai turisti, alle attività commerciali. Eppure quando fu realizzato c’era chi, anche alcuni dell’amministrazione uscente, affermava la sua inutilità, ora ne fa proclami.

E la rotatoria in Viale Polvani? Ne abbiamo chiara l’assoluta necessità ed importanza per la viabilità. Basta vedere la domenica cosa succede. Ma dico anche che, il senso unico ha ragione di essere con la rotonda altrimenti resta, come si ben vede alla domenica, un lavoro a metà. Chi di voi, giungendo da Colico ed uscendo dal parcheggio va fino a Olcio per girare la macchina? O si ferma a manovrare nella già congestionata piazzetta di Fiumelatte?

Questa uscente è l’amministrazione dei lavori iniziati e mai finiti, lasciati così come un ponte sospeso nel vuoto. Parlo ad esempio del marciapiedi in viale Polvani allargato per poche decine di metri senza un criterio logico e piantato lì, così creando una pericolosa strozzatura. Oppure dell’allargamento del marciapiedi in Porta Varenna? Si pensava di metterci delle panchine panoramiche ma solo dopo ci si è resi conto che il panorama erano le griglie in ferro della recinzione di una villa.

Tutte queste cose messe assieme ad altre che mi riprometto di evidenziare in campagna elettorale, denotano uno sbandamento nell’amministrare, nel non saper da che parte cominciare e come finire ciò che si è iniziato.

Sin da subito si è capito che lo spirito che animava questa amministrazione era quello di demolire ciò che quelli prima di loro avevano fatto. Si ha l’impressione, avvalorata anche da alcuni fatti (vedi asportazione della statua in Piazza S. Giorgio) che questa amministrazione era ed è animata da rancori mai sopiti.

Varenna si pubblicizza da sé. Questo era il ritornello dei nostri amministratori. Ma bisogna tenere presente che un bel giardino se non viene curato per bello che possa essere, in breve tempo viene inghiottito dai rovi. Ma, alla fine, non è possibile vivere solo di rendita, sul lavoro fatto da altri. Bisogna essere in grado di investire sul territorio ma per questo serve una visione, una programmazione che a tutt’oggi risulta assolutamente mancante.

Ecco quello che sta diventando Varenna. Un giardino appassito.

Con me ci saranno uomini e donne che oltre ad aver cura del loro paese, hanno insieme a me, una visione di un futuro per Varenna, nel turismo, nella sicurezza, nella manutenzione delle contrade. Tornare a far risplendere Varenna il diamante del Lario, ora un po’ appannato.

Carlo Molteni

 

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