LECCO – Pronostici sulla riapertura del tratto di Provinciale fra Taceno e Portone chiusa da giorni? Sbagliato farne, a oggi. La situazione è piuttosto seria e soprattutto imprevedibile, specie in considerazione delle previsioni meteo non esattamente rosee per i prossimi giorni.

Ieri sul versante che sovrasta il punto della frana sono saliti i rocciatori incaricati di esaminare l’area, riportando valutazioni all’insegna della complessità. C’è ancora molto materiale potenzialmente pericoloso, fatto che abbinato appunto al possibile “stratempo” nuovamente in arrivo ha consigliato da un lato di attendere prima di interventi definitivi, dall’altro (di conseguenza) di soprassedere dalla rimozione delle rocce e della terra franati sulla SP62. Perché fare il lavoro due volte avrebbe poco senso (e molti costi inutili).

In vista in ogni caso c’è un lavoro rilevante, con la posa di centinaia di metri quadri di reti paramassi – anche questo un intervento certamente non breve e da fare in condizioni di sicurezza. Se ne riparlerà lunedì con un ulteriore sopralluogo e la decisione finale.

“Le risorse finanziarie ci sono” dichiara a Lario News il consigliere delegato alla Viabilità della Provincia Mattia Micheli, il quale non fa cifre ma secondo stime in possesso della nostra redazione la somma potrebbe aggirarsi intorno ai centomila euro. “Quello che tengo a evidenziare – aggiunge Micheli – è che vi è la massima attenzione sulla sicurezza da parte dell’amministrazione provinciale. Il fronte interessato dal movimento franoso dell’altro giorno è molto ampio e dunque non è il caso di rischiare riaperture affrettate senza la certezza che ogni rischio per chi percorre la strada venga rimosso”.

Stime sui tempi insomma non è proprio il caso di farne. Il ripristino della circolazione nel tratto oggi interrotto avverrà in definitiva solo dopo l’accertamento della messa in sicurezza di quel punto.

RedViab

 

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