LECCO – Lunedì mattina gli interrogatori per i quattro aspiranti foreign-fighters arrestati nella mattinata di giovedì e sospettati di aver preso contatti con il sedicente Stato islamico anche per organizzare attentati sul suolo italiano. Sequestrati pc e smartphone, ora è caccia allo “sceicco” che avrebbe tenuto i contatti e convinto alla causa i lombardi.
Lo racconta Andrea Morleo sulle pagine de Il Giorno. Abderrahim Moutaharrik, l’operaio-kickboxer che voleva partire per combattere con l’Isis con la moglie Salma Bencharki e figli, saranno difesi dall’avvocato Francesco Pesce così come Mohamed Khachia, il fratello minore di Oussama miliziano varesino ucciso in combattimento a Ramadi e assurto alla stregua di «martire» dai tre.