MANDELLO DEL LARIO – Adottato nel consiglio di giovedì 13 luglio il Programma integrato di intervento con valenza di Piano attuativo in variante al Pgt, ovvero l’amministrazione comunale acconsentirà ad apportare quelle variazioni al Piano di governo del territorio, necessarie affinché la ex area Cortesi diventi un centro di interesse commerciale.
Nascerà il tanto discusso supermercato – un nuovo punto vendita dell’Iperal – ma non l’asilo nido-punto gioco, concordato dai proprietari dell’area – la Società immobiliare Mandello Srl, la Hypo Vorarlberg Leasing Spa e Immobiliare Grigna – con la precedente amministrazione.
A spiegare la portata dell’intervento è Franco Patrignani, assessore a Urbanistica, Edilizia privata e Viabilità: “La superficie dell’area aumenterà dai 7150 metri quadri previsti a 8150, mentre la superficie della vendita verrà limitata a 1500 metri quadri, così che l’edificio sia catalogabile come ‘media struttura’ e non assuma carattere sovracomunale e sia soggetto a verifica di compatibilità. Resteranno produttivi alcuni edifici per un totale di 600 metri quadri”. Come noto invece è decaduta la clausola del non alimentare che sarebbe contraria ad una normativa europea, recepita anche dal nostro Governo.
Secondo l’assessore diversi sarebbero i vantaggi di questo intervento per l’area: una nuova rete per le acque bianche, una nuova rotonda del diametro di 24 metri, un nuovo marciapiede collegato ad un passaggio pedonale, 80 posteggi per le auto e spazio per lo moto, “oltre a nuove possibilità occupazionali per i giovani mandellesi”. Ma l’asso nella manica della giunta Fasoli, che dovrebbe compensare la mancata realizzazione dell’asilo nido/punto gioco, consiste nell’acquisizione della ex area Sapio per 430mila euro, adiacente all’attuale centro sportivo, da parte dei proprietari che la cederanno poi al Comune: “Creeremo così un nuovo e più grande polo per lo sport di 3600 metri quadrati con una nuova palestra e nuovi parcheggi – continua Patrignani – in questo modo potremo liberare lo stabile di via XXIV maggio, che dopo l’indispensabile intervento di ristrutturazione potrà ospitare il polo culturale della città con la biblioteca, l’archivio comunale e quello della memoria che qui si trasferirebbero liberando lo spazio di 480 metri quadri di via Manzoni, dove potrà a sua volta traslocare il punto gioco”.
Molto convinto dell’operato della sua squadra il sindaco Riccardo Fasoli: “Abbiamo portato avanti un discorso ampio di riordino delle strutture del patrimonio comunale. Le scuole dell’infanzia di Mandello hanno visto una forte riduzione degli iscritti: nel 2017/18 verranno formate otto sezioni conto le nove di quest’anno e dalle 70 nascite all’anno del 2015 siamo passati lo scorso anno a 55. Uno di questi istituti – la Santa Giovanna Antida – ha deciso di attivare una sezione primavera per i bambini dai 24 ai 36 mesi. Un asilo nido in paese già c’è: una struttura molto bella ed efficiente nata pochi anni fa e convenzionata con Comune che dall’anno prossimo, risparmiando 40mila dalla sezione in meno, integrerà le rette dell’asilo niso in base al reddito Isee, dando un aiuto concreto ai genitori. Siamo riusciti a far un ottimo lavoro e abbiamo ottenuto il massimo da questa variazione”.
Di tutt’altro avviso le opposizioni. Mariagrazia Scurria – capogruppo di Casa comune – mette in fila tutte le perplessità legate alla visione dell’amministrazione: “Dove prendiamo tutti i soldi per fare tutto quello che ci avete raccontato stasera? Non basterebbe neanche un altro mandato. Inoltre con questa variazione al Pgt contiene delle cose non condivisibili: un nido comunale, se convenzionato con Abbadia e Lierna, sarebbe stato pieno ed era servizio pubblico che a Mandello mancava. Nel nostro Pgt, vietando il non alimentare a espressa tutela del tessuto commerciale, non violavamo la norma che prevede di non vietare una determinata merceologia nel territorio e non in una struttura unica. I grandi supermercati consentono di risparmiare, hanno grandi posteggi ma la rete commerciale esistente è anche un presidio sociale che garantisce un punto di vendita alle fasce della popolazione più fragili. Come faranno quando il nuovo supermercato fagociterà le altre attività? La rotonda non è una compensazione è obbligatoria perché non si può accedere ad un supermercato dalla viabilità principale, è un intervento previsto da legge per tutte le medie strutture. Sicuramente è un intervento – del costo di 350mila euro – che va a vantaggio del privato e il costo deve rimanere a suo carico”.
Ma il punto più critico è un altro. “Questo programma integrato di intervento è stato sottoposto alla procedura di esclusione dalla Vas: la procedura Vas però l’avete bandita sulla variante puntuale e non sul programma integrato di intervento – continua Scurria – Il procedimento si è concluso con il decreto di esclusione della Vas, ma la procedura che andava avviata era un’altra. Io invito a non adottare questo programma integrato di intervento perché manca di una cosa fondamentale”.
Critico anche il gruppo di Mandello del Lario al centro: “L’asilo nido era comunque uno spazio che il Comune avrebbe potuto utilizzare al posto della fatiscente via XXIV maggio, o per il doposcuola oppure come spazio per le associazioni. L’amministrazione che ha le redini in mano doveva portare a casa di più” ha commentato il capogruppo Maria Lidia Invernizzi. “Questa sera si è voluto illustrare alla comunità i benefici di un’operazione finanziaria, ma noi ribadiamo la contrarietà al supermercato ha aggiunto il collega Silverji – Mandello non ne aveva bisogno e non pensiamo neanche che l’amministrazione abbia la facoltà di influenzare la politica aziendale sulle assunzioni”.