PERLEDO – Sull’area indicata per la realizzazione dell’elisuperficie vi era in realtà un deposito di terra e rocce. Era il gennaio 2014 quando gli agenti dell’allora Corpo Forestale delle Stato durante un sopralluogo notarono l’incongruenza, ieri in tribunale i primi testi.
Secondo l’accusa quel materiale non era autorizzato, eppure come ha raccontato il forestale Francesco Brambilla “Quel materiale era stato posizionato da tempo e nessuno, in particolare il proprietario del terreno, seppe indicarci la provenienza”. Il reato contestato è quello di deposito incontrollato di rifiuti e ne dovranno rispondere di fronte alla legge Eriberto Del Pero e Bruno e Mattia Maresi, oltre al sindaco di allora, atto dovuto in quanto il Comune avrebbe dovuto vigilare, Carlo Signorelli.