COMO – Sottoscritta oggi, nella sede di Como della Camera di Commercio, la collaborazione tra Lago di Como e Lago del Ceresio con la sottoscrizione da parte dell’Autorità di Bacino del Lago del Ceresio del “Patto per il Lago di Como, il Ceresio e i Laghi minori”. Costituito in occasione degli Stati Generali del 19 giugno 2018 a Villa Erba il Patto è finalizzato a identificare strategie e a perseguire obiettivi condivisi, tra i quali spiccano la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale, la promozione della mobilità sostenibile, il miglioramento della fruibilità dei laghi, l’interiorizzazione del valore identitario di risorse uniche al mondo.

Tra gli ambiti operativi del Patto vi sono:
• favorire la prevenzione, la riduzione e la gestione degli effetti negativi dei cambiamenti climatici e delle attività antropiche;
• incentivare maggiore consapevolezza e comportamenti virtuosi da parte della popolazione residente, dei visitatori, degli operatori economici;
• incoraggiare e sostenere una gestione integrata del sistema complesso acquaterritorio;
• promuovere la mobilità sostenibile;
• promuovere l’innovazione delle filiere economiche legate alla risorsa lago, in chiave anche di sostenibilità.

Il Patto è stato sottoscritto dopo la presentazione del quadro complessivo dell’andamento del settore turistico in provincia di Como da parte del componente di giunta Giuseppe Rasella. Nel 2018 arrivi e presenze sono ancora cresciuti rispetto all’anno precedente. In particolare i pernottamenti (pari a 3,23 milioni) sono aumentati del +4,7% sul 2017, con un buon recupero dei turisti italiani (+8,8%) rispetto ai turisti stranieri (+3,4%). Nel medio periodo l’incremento delle presenze nel 2018 rispetto al 2007 è risultato del +39%, una delle migliori performance delle province lombarde. La quota di presenze di turisti esteri è stata pari al 76%, l’incidenza più alta dell’intera regione Lombardia. Si può dire che 3 turisti su 4 della nostra provincia parlano una lingua diversa dall’italiano. Nel 2018 il soggiorno medio si è fermato a 2,5 giorni, in leggero calo rispetto al passato, e questo è un dato che merita una riflessione più approfondita. Nell’ultimo decennio in valori assoluti le presenze nelle strutture alberghiere comasche sono cresciute di quasi mezzo milione (da circa 1,7 milioni a quasi 2,2 milioni nel 2018); forte incremento anche nelle strutture extralberghiere, passate in dieci anni da quasi 630mila a oltre 1 milione. In pratica due turisti su tre scelgono l’albergo, il terzo una struttura complementare.

Con riferimento al periodo pre-Expo, il capoluogo Como ha vissuto negli ultimi quattro anni un vero e proprio boom turistico: nel 2018 i pernottamenti sono stati oltre 708mila, con un +53,8% rispetto al 2014. Porlezza si conferma la seconda località turistica della provincia, con un’ottima performance negli ultimi 4 anni: presenze pari a quasi 300mila nel 2018 con un aumento del +24,6%.

Giovanni Bernasconi, vice presidente dell’Autorità di bacino lacuale Ceresio, ha inoltre presentato in anteprima le linee guida 2020 per la promozione turistica di tutta l’area di competenza dell’Autorità e l’evento I Viaggiatori – Fiera delle vacanze, il Salone delle più belle destinazioni internazionali, che si terrà a Lugano, al Polo fieristico 1/3 novembre 2019.

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