La sostenibilità è un tema che nel corso degli anni ha assunto un’importanza sempre maggiore. Oggi le aziende e i governi dimostrano di avere un’attenzione molto alta nei confronti della tutela dell’ambiente, ma è chiaro che anche i cittadini di tutto il mondo (compresi gli italiani) devono fare la propria parte. Ecco perché oggi vedremo come possiamo contribuire tutti noi.

A che punto è l’Italia: una panoramica sullo sviluppo sostenibile

L’agenda ONU ha fissato delle quote e degli obiettivi da raggiungere, nell’ottica di una totale decarbonizzazione che dovrà concretizzarsi entro i prossimi anni. Nello specifico, lo scopo è passare interamente ad un sostentamento a base di energie rinnovabili e pulite, come il fotovoltaico ad esempio, e attraverso una mobilità sostenibile ed elettrica. A che punto è l’Italia? La situazione non è buona, dato che la Penisola dimostra di aver accumulato un discreto ritardo nei confronti degli obiettivi fissati dall’Unione Europea. A distanza di 8 anni circa dalla deadline imposta dall’UE (2030), l’Italia insieme ad altri paesi non ha ancora raggiunto un ritmo degno di nota, e migliora a fatica, rendendo arduo il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Soprattutto se si parla di fattori come l’efficienza energetica: in questo caso, infatti, il 95% delle regioni tricolori registra dei dati ritenuti insufficienti per il percorso verso una piena sostenibilità ambientale, almeno stando ai target imposti dall’ONU. Ritornando agli obiettivi previsti dal piano, d’ora in avanti dovrebbe verificarsi un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 pari ad un minimo del 40% entro il 2030, con una quota di energia rinnovabile corrispondente ad un minimo del 32%. In altre parole, pur avendo fatti l’Italia dei passi in avanti concreti, questi ultimi ancora non bastano per riuscire a rientrare negli obiettivi. Ovviamente anche i cittadini devono rimboccarsi le maniche per contribuire.

Come possono contribuire i cittadini? Con le piccole azioni quotidiane

Nel suo piccolo, il cittadino può dare un contributo enorme, soprattutto se l’intero popolo tricolore dovesse abbracciare delle routine quotidiane sostenibili. Risparmiare energia elettrica e gas nelle abitazioni è uno dei primi passi per contribuire allo sviluppo sostenibile. Tra le varie soluzioni green c’è anche il passaggio a fornitori appartenenti al mercato libero, che secondo alcuni approfondimenti online, come quello di ENGIE, sarà comunque obbligatorio per tutti. La maggior parte degli operatori facenti parte di questa categoria, tra l’altro, forniscono energia proveniente da fonte rinnovabile che ha un basso impatto ambientale.

Secondo poi, ci sono gli impianti solari con i pannelli sono un’ottima opzione ecologica, e lo stesso vale per le piccole centrali geotermiche domestiche. È chiaro che la sostenibilità passa anche da altri fattori, come una corretta differenziazione dei rifiuti, e l’attenzione agli sprechi non solo elettrici, ma anche idrici e di gas. In secondo luogo, è il caso di abbassare i consumi di carne, dato che la sua produzione contribuisce alle emissioni di CO2 nell’aria. Si consiglia poi di fare una spesa biologica e green, optando ad esempio per gli alimenti di stagione e a chilometro zero. Infine, serve fare attenzione alla mobilità, scegliendo le auto elettriche o usando più spesso i mezzi pubblici.