ABBADIA LARIANA – É in condizioni gravissime il 16enne, residente a Civate, che questo pomeriggio, martedì, intorno alle ore 15.30 si é tuffato nel lago senza più riemergere. Sul posto immediati i soccorsi del Soccorso degli Alpini e dei Vigili del Fuoco, che hanno però dovuto attendere quasi 60 minuti prima di intervenire perché non era possibile individuare la posizione del giovanissimo nei pressi dell’Imbarcadero. Solo con l’arrivo dei sommozzatori dei carabinieri di Lecco é stato possibile recuperarlo in condizioni disperate, dopo un’ora di permanenza sott’acqua. Una pratica, quella dei tuffi dal pontile, molto pericolosa e per di più vietata.

A dare l’allarme poco prima delle ore 16.00 gli amici del minorenne, un ragazzino di origini straniere, impegnati con lui a fare alcuni tuffi dal pontile, che hanno assistito impotenti alla scena e hanno avvisato i genitori. Presente anche il battello, impossibilitato ad attraccare. Sul posto, oltre ad ambulanza, Vigili del Fuoco e Polizia Locale, si é radunata la folla.

Aggiornamento delle 17.02: il giovane é stato portato all’ospedale San Gerardo di Monza in condizioni disperate con l’elicottero, dopo essere stato sottoposto a defibrillazione e massaggio cardiaco sul posto

Le fasi del recupero precedenti alla rianimazione sul bagnasciuga

Le fasi del recupero precedenti alla rianimazione sul bagnasciuga

Aggiornamento delle 16.46: i soccorritori stanno rianimando il minorenne. Attesi anche i genitori, raggiunti telefonicamente da uno degli amici.

Aggiornamento delle 16.28: sul molo dell’Imbarcadero i soccorritori stanno attendendo l’arrivo dei sommozzatori per il recupero del ragazzino. Presenti anche la Polizia Locale e i Carabinieri di Mandello. Nel frattempo l’elicottero é atterrato poco distante dal lungolago in attesa di direttive.