BELLANO – Non si può definire un grande successo di pubblico la serata in sala civica a Bellano durante la quale il primo cittadino Antonio Rusconi ha presentato l’unione con Vendrogno. Ma, nonostante la scarsa affluenza, gli argomenti affrontati sono stati di grandi importanza.

Rusconi ha spiegato che se per Vendrogno l’unione era resa necessaria dalla legge, per Bellano è stata invece una scelta. Nel consiglio dell’unione ci saranno undici membri, sette di Bellano (cinque di maggioranza e due di minoranza) e quattro di Vendrogno (tre di maggioranza e uno di minoranza). Dal canto suo la giunta sarà composta da quattro membri, due per comune, e non sono previsti extra economici per chi vi entrerà.

Il primo cittadino si è anche spinto più avanti: se l’unione funzionerà, si potrà pensare addirittura alla fusione dei due comuni.

Presente in sala anche Giuseppe Scaccabarozzi, candidato sconfitto da Rusconi alle scorse elezioni, che si è espresso anche lui positivamente sull’unione dei due comuni. In contemporanea a Vendrogno il consiglio comunale approvava l’unione e, al termine, anche il sindaco Cesare Galli, insieme al suo vice Dario Rusconi, si sono uniti all’incontro bellanese confermando lo spirito di positività che ha animato la serata.