LECCO – I furbetti del voucher in Brianza abbondano. Lo conferma l’Ufficio vertenze della Cisl Monza Brianza Lecco: nel 2016 un centinaio di persone si è rivolta agli operatori e ha chiesto appunto informazioni per capire se il proprio datore le retribuisse correttamente con i buoni-lavoro. Un’ipotesi molte volte dimostratasi precaria.

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“Nella metà dei casi – precisa Stefano Goi, responsabile dell’Ufficio vertenze – si è configurato un rapporto di lavoro subordinato”. La fantasia, del resto, non manca a chi vuole aggirare la legge. “Un’azienda brianzola del comparto servizi – continua il racconto dei sindacalisti – aveva trovato il modo per eludere il tetto massimo di duemila euro in un anno per lavoratore: i voucher eccedenti questa quota erano stati intestati alla fidanzata dello stesso lavoratore…