BELLANO – Altro importante traguardo per il maestro Roberto Gianola, originario di Bellano, che giovedì 17 novembre debutterà a Vienna in una delle più importanti sale a livello mondiale: la sala dorata del MusikVerein.

“Sono felicissimo ed emozionato per questo nuovo debutto in una sala così prestigiosa . Se penso che su quel podio hanno diretto e dirigono i più grandi , mi vengono i brividi”. E in effetti , salire sul podio dove hanno diretto Riccardo Muti, Claudio Abbado, Leonard Bernstein, Herbert von Karajan, solo per citarne alcuni, deve essere e sarà un’esperienza unica.

robertogianolaTra l’altro questo traguardo è uno dei tanti che Gianola ha raggiunto in una carriera fatta di piccoli e ponderati passi ma che lo stanno portando ad essere considerato uno dei più promettenti direttori della nuova generazione. Basti pensare che ha già diretto a New York sia in Carnegie Hall che al Lincoln Center, e ha diretto orchestre in tutto il mondo, dalla Russia alla Cina, dal Brasile al Messico. Anche in Italia ha diretto importanti fondazioni liriche come l’arena di Verona, il teatro lirico di Cagliari , l’orchestra I pomeriggi musicali di Milano, l’orchestra sinfonica siciliana di Palermo e la sinfonica di Sanremo solo per citarne alcune.

Specializzato nell’opera lirica, è attualmente direttore ospite al teatro dell’opera di Istanbul dove ha da poco aperto la stagione dirigendo concerti, balletti e opere. Il programma del concerto di Vienna prevede musiche di Sporh, Bramhs e Bruch. Da sottolineare che Roberto Gianola dirigerà il doppio concerto di Brahms per violino e violoncello con solista Tamas Varga, il primo violoncello dei Wiener philarmonic .

“Devo dire che questo concerto di Brahms mi porta fortuna, avendolo diretto a Praga alla Smetana Hall nel 2013 con Ludvig Quandt, il primo violoncello dei Berliner. Ora con il primo cello dei Wiener, davvero una grande emozione fare musica con artisti di questo livello. Con loro  basta uno sguardo, un cenno, e la musica esce come per magia”.

Come riesce ogni volta a trovare il feeling con l’orchestra e il solista? “Il bello del mio lavoro è proprio questo: cercare di convincere tutti ad andare in una direzione, dare un’idea personale alla musica che si sta eseguendo. Ma questo lavoro deve essere condiviso e mi piace molto trovare le soluzioni insieme, senza dover necessariamente imporre tutto con troppa decisione. Chi mi conosce sa che amo il dialogo. Generalmente trovo sempre velocemente il giusto rapporto con i musicisti che mi trovo davanti. Nel caso specifico del concerto di Vienna, dirigerò un’orchestra tedesca che ho già diretto la scorsa settimana e quindi già conosciuta”.

“Avrò poi il tempo per riposare solo pochissimi giorni: il 25 novembre partirò per la Cina dove
debutterò a Macao con l’orchestra sinfonica, nella loro stagione di concerti. E appena tornato dalla Cina sarò di nuovo sul podio a Istanbul per dirigere Ernani di Verdi oltre al balletto lo Schiaccianoci”.