DERVIO – Un Ferragosto scoppiettante quello derviese, non per i fuochi artificiali, che l’amministrazione ha deciso di annullare per una diversa visione sulla gestione delle spese comunali, ma per il clima che si è venuto a creare.

Diversi i pareri contrastanti sulla mancata manifestazione: per alcuni cittadini il tradizionale spettacolo pirotecnico doveva essere fatto, per dare continuità ad un evento che attira sul lungolago migliaia di turisti; di diverso avviso il sindaco Cassinelli, che aveva deciso di annullare lo spettacolo chiedendosi se vi fossero reali benefici per l’economia del territorio da un evento che crea non pochi problemi a quasi tutti gli animali, oltre che voler preservare i fondi per la protezione civile. Molto aspra la diatriba soprattutto, come ormai avviene, sui social.

A far traboccare il “vaso di Ferragosto” è stata poi la mancata processione delle barche illuminate con la statua di San Rocco, vero e proprio simbolo dell’estate derviese. La situazione venutasi a creare ricorda molto quella tra i più celebri Don Camillo e l’onorevole Peppone. Potere spirituale e potere temporale si scontrano pure sulle rive del lago.

Cassinelli aveva tranquillizzato tutti con un messaggio social dove addossava sostanzialmente la responsabilità della mancata processione a don Michele, partito da poco per lo Zambia.

Il potere dei social network ha poi fatto arrivare la risposta del parroco, che – con un messaggio semplice ma chiaro – faceva capire come l’amministrazione comunale si fosse dapprima interessata, salvo poi lasciare cadere la cosa; la parrocchia, che aveva sempre contato sulla collaborazione con l’amministrazione comunale per la preparazione delle barche illuminate, si era quindi vista comunicare che la processione non avrebbe più avuto luogo.

In passato, tra l’altro, era successo altre volte che per svariati motivi non fosse disponibile il parroco derviese, ma la processione si era sempre tenuta grazie all’impegno organizzativo dell’amministrazione comunale e alla presenza di altri sacerdoti.

Insomma, l’agosto derviese sarà ricordato a lungo, non certo per gli eventi organizzati.

RedPol

 

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