A fronte di dati in crescita della diffusione del Covid-19 in Italia e soprattutto nella nostra Regione, assistiamo impotenti alla mancanza generalizzata delle NORME di prevenzione più importanti e più banali: distanziamento FISICO (e non sociale) e USO DELLA MASCHERINA nei luoghi chiusi.

Sempre più nei bar vedo e vediamo persone appoggiate ai banconi e titolari senza o con le mascherine abbassate: parlo dei paesi dell’alto Lario e numeri di persone abbondantemente superiori al consentito in locali angusti! Addirittura mercoledì scorso, in un supermercato della bassa Valtellina, non solo gli addetti agli scaffali, ma addirittura una cassiera erano con le mascherine abbassate sotto il naso o sotto il mento. I clienti poi…era la fiera del non rispetto delle norme…d’altra parte nessuno interviene…

A nulla vale chiedere il rispetto delle norme: qualcuno/a sbuffa…altri/e rispondono male…gli stessi titolari dei bar sono infastiditi.

Anche i “Sindaci Sceriffi” che nel periodo in cui eravamo “ai domiciliari”, hanno inventato norme sempre più restrittive per “difendere” la popolazione…ora hanno le fette di salame sugli occhi… e che dire dei vigili che misuravano con Google Maps la distanza dei 200 metri da casa… ciechi pure loro…

In televisione assistiamo ogni giorno a Salvini che sbraita contro gli immigrati “portatori del virus” anche se lui MAI ha rispettato l’uso della mascherina, il divieto di assembramento e la distanza tra le persone (basta rivedere i telegiornali degli ultimi mesi per vederlo fare selfie, circondato dai suoi sostenitori e dai giornalisti nella TOTALE IMPUNITA’) e con lui altri politici. Ora qui rischiamo grosso e sono gli italianissimi a “fregarsene” bellamente delle regole…

Immigrati e movida le cause dei contagi? E tutti i cittadini e le cittadine, adulti/e che ignorano le norme di prevenzione? Sono potenziali assassini, parola forte ma che risponde assolutamente al vero.

La loro ignoranza mette a rischio la salute di tutti e nessuno/a di noi sa se sia contagioso o no, vista la mala gestione lombarda dell’emergenza. Ospedali dove i pazienti giustamente sono sottoposti al tampone ma…medici e infermieri solo su base volontaria…ed io paziente vorrei avere lo stesso diritto di sapere che chi mi cura non metta a repentaglio la mia salute… Obbligo di mascherine all’aperto per mesi …ma pochissimi o nessun controllo nei luoghi pubblici…e l’ultimo tentativo di eliminare le distanze sui mezzi pubblici e treni… Situazioni che onestamente mi fanno ancor più inviperire pensando all’inesistenza delle opposizioni consiliari!!!!!

A fronte di questo io personalmente vado in bar, ristoranti e negozi che rispettano le regole e, per fortuna, qualcuno c’è, ma non basta: io voglio essere difesa dalle istituzioni! La mia salute conta!

Gabriella Friso
Dervio, agosto 2020