COLICO – Chi ieri sera si trovava a piazza Lago a Colico ha davvero potuto sperimentare il “fascino dell’impossibile” attraverso il racconto di Reinhold Messner, leggenda dell’alpinismo internazionale. E la carriera alpinistica di Messner sembra davvero una rincorsa verso quello che pare irraggiungibile: 14 ottomila, innumerevoli spedizioni nelle quali ha spinto sempre più avanti il limite umano, come quando ha scalato per la prima volta l’Everest senza ossigeno nel 1978.

Accompagnato dalle foto delle spedizioni, l’alpinista ha raccontato al pubblico di Colico i propri viaggi, le proprie avventure: l’impossibile per Messner è andare avanti contando sui propri mezzi, sapendo lasciar a casa la tecnologia, affidandosi a se stessi. Ma l’impossibile è anche l’evoluzione dell’intraprendenza umana: ciò che sembrava inaccessibile ai primi alpinisti, viene raggiunto da quelli della generazione successiva e così prosegue la storia dell’alpinismo e la ricerca di nuovi limiti da superare, come una vetta.