È stata una settimana molto intensa per l’AGCOM, (Autorità Garante per le Comunicazioni) relativamente alle direttive per regolare a trasparenza delle offerte delle compagnie telefoniche che erogano servizi ADSL.

Nel giro di pochi giorni, infatti, sono arrivate dall’Autorità ben due delibere, la 348/18/CONS e la 292/18/CONS che vanno a regolare rispettivamente l’utilizzo di un modem di scelta del cliente invece che quello obbligatorio fornito dalle compagnie di telecomunicazione e la trasparenza nelle offerte delle stesse compagnie.

Per quanto riguarda la delibera 348, la decisione è arrivata in conseguenza della forte presa di posizione da parte delle unioni dei consumatori rispetto al diritto di utilizzare apparecchiature di accesso ad internet di loro scelta. La delibera “modem libero”, pertanto, è andata a sancire in maniera definitiva e perentoria la possibilità da parte degli utenti che sottoscrivono un nuovo contratto ADSL di utilizzare per la connessione un modem di loro proprietà, scelto nel mare magnum di offerte e marche disponibili sul mercato.

Gli operatori telefonici non potranno, dunque, rifiutarsi di collegare i dispositivi privati scelti dagli utenti, imporre costi aggiuntivi al servizio erogato o, addirittura, ritardare ingiustificatamente l’attivazione dello stesso. Dovranno, invece, rendere disponibili per i propri clienti sui siti web ufficiali di ciascuna azienda, i parametri di configurazione per la connessione su modem di proprietà. Vedremo, in pratica, un ritorno a quella che era la consuetudine ai tempi delle vecchie connessioni 56k o ADSL, quando, tramite il settaggio manuale di un qualsiasi modem, ci si poteva connettere ad internet con qualsiasi operatore di telecomunicazioni.

Offerte telefonia: La seconda delibera

La seconda delibera dell’AGCOM, ultima in ordine di tempo, è quella che riguarda la trasparenza delle offerte. Il provvedimento 292, infatti, è stato pensato per andare a definire i modi con cui le compagnie di telecomunicazioni dovranno comunicare a tutti gli utenti le caratteristiche tecniche delle loro infrastrutture volte a portare nelle case i servizi ADSL e Fibra.

In particolare, la delibera si concentra sull’improprio utilizzo da parte delle telco della parola “Fibra”. Da questo momento in poi con la parola fibra ci si potrà riferire solo alle connessioni FTTH e FTTB, Fiber To The Home e Fiber To The Building. La nuova disposizione impone agli operatori l’utilizzo di un sistema di bollini di diversi colori che andranno ad identificare il tipo di connessione:

  • Bollino verde con lettera F, che indicherà le infrastrutture fibra FTTH e FTTB
  • Bollino giallo con lettere FR, che indicherà la fibra mista rame o fibra mista radio, le FTTC – Fiber To The Cabinet) e FWA (Fixed Wireless Access)
  • Bollino rosso con lettera R, che indicherà le architetture che non prevedono la fibra nella rete di accesso o che non accedono agli utilizzi della banda ultra larga, ossia le ADSL tradizionali o le HiperLAN.

Queste due disposizioni vanno sicuramente a vantaggio dell’utente che potrà risparmiare qualche soldo sulle spese di comodato d’uso del modem comprandone uno a prezzo basso online o riutilizzandone uno già in possesso e potrà ottenere un’informazione più precisa e trasparente sul tipo di servizio che sta acquistando in modo da non incappare in brutte sorprese.

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